Il pilota spagnolo Fernando Alonso ha rinnovato il suo impegno nella Formula 1 passando, per il 2023, ad Aston Martin e facendo il tutto alla veneranda età di 41 anni, quando la maggior parte dei piloti che intraprende questo sport è già in pensione a rilassarsi sul divano di casa o in giro per il mondo. Ma Fernando sembra non averne mai abbastanza della sua amata Formula 1 e ora punta a migliorare il più possibile il team con cui ha intrapreso l’impegno con l’obiettivo di portarlo sulla vetta più alta possibile, se questo non fosse stato l’obiettivo Alonso non avrebbe nemmeno cominciato come ha lui stesso dichiarato:

“Non accetterei e non continuerei se non avessimo una possibilitànon so se ci sia l’1% o il 10% di chance, ma continuo solo perché crediamo di potercela fare. Nel 2023 penso che sarà irrealistico chiudere il gap che ha l’Aston Martin, ma dobbiamo mettere le basi di cui abbiamo bisogno per le auto future e lavorare meglio di chi ci circonda. Questo è un ambiente molto competitivo, quindi per diventare un campione è necessario offrire qualcosa di speciale. Sono pronto a fare qualcosa di speciale da parte mia, e mi aspetto lo stesso dalla squadra”.

In merito al suo futuro lo spagnolo ha detto: “Del 2022, ad esempio, mi sento molto orgoglioso. Continuerò a prescindere dai risultati del prossimo anno, perché so cosa posso dare alla squadra. Quindi, non so, sicuramente due o tre anni (resterò in F1 ndr)“.

E tra leggenda e mito sicuramente non si può non citare quello che avvolge la vicenda di Fernando, quando nei test pre stagionali del 1995 andò a sbattere con la sua monoposto contro il muro del tracciato di Barcellona per ben due volte, quasi come ad aver perso il controllo della vettura, soccorso immediatamente venne trovato privo di conoscenza e leggenda narra che al suo arrivo in ospedale abbia detto ai medici: “Sono Fernando Alonso, sono un pilota di kart e sogno di guidare in Formula 1″ quasi come se la sua mente fosse tornata indietro nel tempo; cosa per la verità smentita poi da lui stesso: “Era un trauma cranico, ma non mi sono risvegliato nel 1995 parlando in italiano, o cose del genere. Certo, c’erano dei problemi alla macchina, ma non sono stati trovati nei dati. Qualunque cosa fosse, non lo scopriremo mai“.

Certo è che ora sono in molti a credere che Fernando, forse anche a causa di quell’incidente, sia tornato nella grinta e nella passione un vero e proprio giovane affamato di conquistare il mondo.

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