F1 2026 Motori regolamenti
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F1 2026, 1000 Cavalli e Aerodinamica Attiva: Mazzola avverte: “Servirà pelo sullo stomaco, ecco perché”

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F1 – Il 2026 non sarà solo l’anno dei nuovi motori, ma una vera e propria rivoluzione nel modo di intendere la guida di una Formula 1. Con una potenza complessiva di 1000 cavalli e l’introduzione dell’aerodinamica attiva, le monoposto diventeranno “mostri” difficili da domare. L’Ingegnere Luigi Mazzola, ai microfoni di NewsF1.it, ha tracciato l’identikit delle sfide che attendono i piloti.

Dimenticate le vetture “sui binari” a cui siamo stati abituati negli ultimi anni. Il regolamento F1 2026 promette di rimettere al centro il talento e il coraggio dei piloti. La combinazione tra una Power Unit divisa al 50% tra termico ed elettrico e una riduzione del carico aerodinamico del 30% creerà situazioni di guida estreme.

f1 2026 motori scandalo Mercedes red bull
f1 2026 motori scandalo Mercedes red bull

1000 Cavalli da gestire: il rischio del “taglio” potenza

Il cuore della sfida sarà la gestione dell’energia. La nuova Power Unit promette 1000 cavalli, ma la parte elettrica sarà preponderante.
“In qualifica avrai tutto subito”, spiega Luigi Mazzola“ma in gara la gestione sarà cruciale. Se sbagli strategia di ricarica, passi da 1000 a 500 cavalli in un attimo. Diventi una preda facile. Vedremo un lavoro potentissimo sulle strategie d’uso della potenza elettrica”.

f1 2026 aerodinamica attiva
f1 2026 aerodinamica attiva credits video FIA

Aerodinamica Attiva: velocità folli e staccate al limite

Per compensare la minor efficienza dei nuovi motori, la FIA ha ridotto il drag (resistenza all’avanzamento) introducendo l’aerodinamica attiva. Le ali si muoveranno per garantire velocità di punta incredibili, ma con molto meno carico aerodinamico rispetto ad oggi.
“Queste macchine spareranno velocità fuori di testa nei rettilinei”, avverte l’ex ingegnere Ferrari. “Il problema sarà frenarle. Un conto è arrivare a una curva e staccare a 320 km/h con tanto carico, un altro è arrivarci a 370 km/h con una macchina molto più ‘scarica’ e instabile. Lì servirà manico e pelo sullo stomaco”.

Il fattore pilota: il 30% che fa la differenza

In un’epoca in cui si dice che la macchina conti per il 90%, Mazzola rilancia il ruolo di chi siede nell’abitacolo:
“Io dico sempre che la macchina conta per il 70% e il pilota per il 30%. Ma con queste nuove regole, quel 30% peserà tantissimo. Ci sarà il pilota capace di sfruttare il 100% del potenziale e quello che si fermerà al 90% perché la macchina è troppo difficile da guidare. In qualifica vedremo i veri valori uscire fuori”.

Monoposto più agili, ma più nervose

Le vetture 2026 saranno più piccole e leggere, con gomme più strette. Questo le renderà più maneggevoli nello stretto, ma estremamente più nervose a causa delle temperature delle gomme difficili da gestire per via della minor impronta a terra.
Il mix tra 1000 cavalli, aerodinamica variabile e dimensioni ridotte rende il 2026 l’incognita più affascinante dell’ultimo decennio.


📽️ Scopri tutti i dettagli tecnici nell’intervista a Luigi Mazzola

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