F1 News – McLaren ha davvero aperto un “vaso di Pandora” con le sue scelte a Monza? L’ordine di scuderia che ha ribaltato le posizioni tra Oscar Piastri e Lando Norris continua a far discutere, con ex piloti e opinionisti che si dividono tra chi lo considera un atto di giustizia sportiva e chi teme possa generare nuove polemiche nelle prossime gare. fonte crash.net
Il caso: il sorpasso “guidato dal muretto”
Durante il Gran Premio d’Italia 2025, Lando Norris ha subito un pit stop lento a causa di un problema con la pistola per il cambio gomme. La sosta ritardata ha permesso a Oscar Piastri di scavalcarlo, nonostante fosse stato Norris a scegliere inizialmente di fermarsi un giro dopo per proteggere la posizione su Ferrari.
Per evitare tensioni interne e preservare il secondo e terzo posto della squadra, la McLaren ha ordinato a Piastri di lasciar passare Norris. Una decisione che il giovane australiano ha accettato, seppur non senza esitazioni.
Jolyon Palmer: “Scelta rischiosa, apre scenari complicati”
Secondo l’ex pilota Jolyon Palmer, questa decisione potrebbe ritorcersi contro la McLaren:
“È una situazione un po’ torbida, non è chiaro quando i piloti possono davvero correre liberamente e quando invece devono rispettare ordini di squadra. Con questo precedente, cosa succederà se ci saranno altri pit stop lenti o strategie confuse?”
Palmer teme che il team abbia aperto una serie di scenari controversi, soprattutto ora che il vantaggio di Piastri in campionato si è ridotto a soli 31 punti.

Montoya e Villeneuve: “Decisione giusta per equilibrare”
Di parere opposto Juan Pablo Montoya, ex pilota McLaren, che ha difeso la scelta:
“Il team vuole essere neutrale, non vuole influenzare il campionato piloti. La McLaren ha cercato solo di essere equa, evitando di favorire qualcuno in modo evidente.”
Anche Jacques Villeneuve ha sottolineato come la decisione fosse legata a circostanze particolari:
“Era solo per un secondo posto, punti minimi. Inoltre Norris aveva già rinunciato a fermarsi per primo per proteggere il compagno. Era giusto riequilibrare la situazione.”
McLaren tra equità e rischio polemiche
La scelta di Monza ha mostrato l’intenzione di non favorire apertamente nessuno dei due piloti, ma resta il dubbio: fino a che punto sarà possibile mantenere questa linea senza generare conflitti interni?
Con ancora otto gare al termine del Mondiale 2025, la gestione McLaren sarà sotto i riflettori tanto quanto le prestazioni in pista.
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