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F1 News – Ford è sempre più coinvolta nei motori 2026

F1 News – Una delle scuderie che il prossimo si troverà a fare un grande salto nel vuoto con le nuove power unit è senza dubbio la Red Bull. Dopo aver interrotto la collaborazione con Honda, la Red Bull ha deciso di costituire una propria divisione motori, la Red Bull Powertrains. Ciò rappresenta una mossa estremamente audace, sia per la complessità dei regolamenti 2026, sia per il fatto che la scuderia di Milton Keynes, sin dal suo esordio in Formula 1, sia stata un team cliente. 

Dopo una lunga collaborazione con Renault, che ha fruttato quattro titoli piloti e costruttori dal 2010 al 2013, la Red Bull aveva preferito stringere una collaborazione con Honda a partire dal 2019. Ma la decisione del costruttore giapponese di ritirarsi poco prima della vittoria del primo titolo di Max Verstappen (2021) ha convinto la scuderia anglo-austriaca a mettersi in proprio per il 2026, annunciando allo stesso tempo una partnership con Ford in qualità di partner tecnico. 

Il coinvolgimento di Ford era inizialmente piuttosto limitato, poiché Red Bull aveva annunciato che il marchio americano avrebbe

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“fornito competenze, esperienza e conoscenze in materia di batterie e motori elettrici, oltre al software di controllo dell’unità di potenza e all’analisi dei dati”. Ma ora, in un’intervista a Motorsport Aktuell, Mark Rushbrook, direttore di Ford Motorsport, ha spiegato che il colosso americano è coinvolto in tutti gli aspetti della progettazione della vettura del prossimo anno.

“Volevamo imparare tutto sull’elettrificazione: la chimica delle celle delle batterie, i motori, gli inverter, la calibrazione, il controllo e come tutto interagisce con il motore a combustione. Volevamo imparare a ottimizzare l’efficienza del carburante”, ha affermato. “Inizialmente non volevamo essere così coinvolti nei motori a combustione, ma ora lo siamo perché ovviamente abbiamo ancora molto da imparare in questo settore. Qui aiutiamo principalmente nella produzione di componenti. Quindi ora siamo coinvolti in quasi tutta l’auto, anche dal punto di vista operativo”

Il 2026 porterà probabilmente la più grande revisione normativa nella storia della F1, con cambiamenti radicali sia alle regole relative al telaio che al motore. Le vetture saranno più piccole e leggere, dotate di aerodinamica attiva in sostituzione del DRS, mentre le power unit saranno suddivise al 50% tra energia elettrica e parte termica e funzioneranno con carburante completamente sostenibile. 

Rushbrook ha ammesso che nemmeno un team delle dimensioni della Red Bull disponeva delle risorse necessarie per costruire un motore di F1 per la prima volta. “Siamo stati abbastanza fortunati con i tempi per quanto riguarda la Red Bull. Avevano appena deciso di sviluppare il proprio propulsore per il 2026. Era ancora in una fase molto iniziale, ma anche allora si sono resi conto che le risorse sono limitate, anche per un grande team di Formula 1. Soprattutto perché Milton Keynes non aveva mai sviluppato un proprio motore prima d’ora”

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