F1 News – La parabola discendente della Mercedes continua a far discutere, e il Gran Premio del Belgio ha confermato le sensazioni negative delle ultime settimane. Dopo la promettente illusione di Montreal, il team anglo-tedesco sembra aver perso la bussola, incapace di ritrovare ritmo e competitività.
Weekend da dimenticare a Spa
Sul circuito di Spa-Francorchamps, George Russell ha chiuso la gara domenicale in quinta posizione, mentre il giovane Andrea Kimi Antonelli non è andato oltre un deludente sedicesimo posto. Ma è nella Sprint del sabato che la crisi è apparsa ancora più evidente: entrambe le monoposto Mercedes sono finite fuori dalla zona punti, un risultato impensabile per una scuderia che punta costantemente al podio.
Lontani dai riflettori e dalle prestazioni da top team, i piloti della Stella hanno concluso un weekend belga che lascia più dubbi che certezze.

Russell deluso: “Peggior gara dell’anno”
George Russell, visibilmente frustrato, non ha usato mezzi termini per descrivere il suo fine settimana:
“Massimo risultato possibile in termini di posizione finale, ma prestazione molto deludente. Dobbiamo davvero capire cosa sta succedendo e perché abbiamo fatto un tale passo indietro. Queste condizioni erano ideali per noi, eppure è stata la nostra peggior prestazione dell’anno.”
Il britannico ha poi aggiunto:
“Ci sarà un confronto interno importante per capire le cause. Forse dobbiamo semplicemente tornare a qualcosa che funzionava a inizio stagione. Credo che sia io che Kimi stiamo commettendo più errori perché la vettura è diventata più difficile da guidare.”
Dalla speranza al blackout
Le parole di Russell suonano ancora più forti se confrontate con le prestazioni di inizio stagione: tre podi nelle prime quattro gare e un’inerzia positiva che sembrava poter riportare la Mercedes a posizioni dignitose, della Classifica Costruttori. Anche Antonelli, al suo primo anno in F1, aveva dato segnali incoraggianti, contribuendo con solidità e costanza ai risultati di squadra.
Ma tutto è cambiato, secondo Russell, a partire dal weekend di Barcellona.
Il nodo regolamentare
Il pilota britannico punta il dito contro la modifica regolamentare relativa all’ala anteriore introdotta in Catalogna:
“Credo che il cambiamento dell’ala anteriore a Barcellona abbia avuto un grande impatto. Da lì abbiamo provato a compensare andando in una direzione diversa, ma è chiaro che da quel momento siamo regrediti.”
Una dichiarazione che apre interrogativi sia sulla direzione tecnica del team sia sulla capacità di reazione in vista delle prossime gare.
Serve una svolta
La Mercedes sembra ora prigioniera di un progetto tecnico che fatica a ritrovare coerenza e competitività. A Brackley, il tempo delle analisi è finito: serve una svolta, e in fretta.
La pausa estiva alle porte potrebbe offrire un’opportunità per resettare, ma con Red Bull e McLaren sempre più in forma, e una Ferrari affamata di risultati, il tempo stringe.


