F1 I Ferrari: campioni il venerdì, figuracce quando conta

Imbarazzante il doppio problema tecnico sulle vetture di Leclerc e Vettel che oggi potevano lottare per la pole. Evidentemente molte cose a Maranello non vanno e devono cambiare

Adesso è tempo di agire. La Ferrari nel  2019 sta andando incontro ad una delle stagioni peggiori della sua storia e non solo per quanto riguarda la vettura. In alcune piste, la SF90 sembra essere addirittura quella da battere, ma proprio nei momenti più importanti il Cavallino finisce per mettersi in ridicolo. La rossa ha conquistato tre pole in quest’annata disgraziata, riuscendo sempre a gettare al vento le opportunità quando esse si presentano. Di esempi ce ne sono fin troppi, partendo dal problema di Charles Leclerc in Bahrain dopo una gara dominata, passando per le pessime gestioni di piloti e strategia tra Spagna e Monaco, quando lo stesso Leclerc è stato vittima di un clamoroso errore di calcolo in qualifica.

Heartbreak at Ferrari today 💔

A double retirement saw Vettel out of Q1 – and Leclerc out of Q3 #F1 🇩🇪 #GermanGP pic.twitter.com/JMnaEJFcmP

— Formula 1 (@F1) July 27, 2019

Andando avanti, i problemi di Sebastian Vettel nelle qualifiche di Francia ed Austria, fino ad arrivare al sabato di Hockenheim. La rossa ha abituato ad illudere con dei temponi al venerdì, per poi compromettere tutto nei momenti clou. Il copione si è ripetuto alla perfezione oggi, quando la macchina era assolutamente adatta a lottare per la prima posizione. Nel Q1, Vettel non ha completato neanche un giro per un guasto al turbo. Leclerc scatterà decimo dopo che in Q3 non è stato in grado di uscire dal garage per un probabile problema al sistema del carburante. L’immagine di due vetture ammutolite durante la qualifica non si vede neanche in Williams o altre squadre meno importanti, per cui il danno d’immagine è enorme.

#GermanGP 🇩🇪 #quali: #Charles16 will start from P10 and #Seb5 from P20. Race day is tomorrow. #essereFerrari🔴 pic.twitter.com/Nf69J8p2Jz

— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) July 27, 2019

L’impressione è che a Maranello qualcosa si sia rotto, ad un anno di distanza dalla scomparsa di Sergio Marchionne la confusione regna sovrana e la gestione di Mattia Binotto si rivela sempre più un buco nell’acqua. Il problema è che non si vedono soluzioni all’orizzonte, anzi tutto sembra peggiorare di gara in gara. Serve una nuova guida, competente e che dia un futuro a questo sogno tricolore, che negli occhi di tutti ormai, si è trasformato in un incubo.