Abbiamo voluto dare un’occhiata alle prestazioni della Red Bull confrontandole con quelle dello scorso anno, soprattutto dopo le parole di Helmut Marko il quale ieri ha dichiarato che i problemi della sua Scuderia sono dovuti al telaio, giustificando così anche le performance della Power Unit Renault che invece era stata messa sotto accusa. Faremo un confronto con alcuni dati del 2014 relativamente alla gara di Sepang; come ben sapete per confrontare le prestazioni di due o più vetture abbiamo bisogno che ci siano in pista le stesse condizioni di gomme, carico di benzina, numero di tornate, condizioni di bagarre, e, se possibile, stesso clima parametro non sempre facile da comparare, pur tuttavia anche se le condizioni della gara 2014 erano diverse abbiamo estrapolato dei dati interessanti che potrebbero farci capire quali siano i veri problemi della Red Bull indipendentemente dalle parole di Helmut Marko, questo per capire anche se egli ha gettato un salvagente alla Renault o sta dicendo qualcosa di reale che potrebbe confermare quanto sia marginale in questa stagione il lavoro di Adrian Newey.

Ricordiamo, per la nostra analisi, che nel 2014 Vettel partì 2° in griglia, mentre quest’anno Kvyat era nella 5° casella, le condizioni climatiche sono state simili anche se nel 2014 la temperatura ambiente era leggermente inferiore.

Per quanto riguarda le gomme vediamo gli stint delle due gare (MN=Medium Nuove; HN=Hard Nuove; MU=Medium Usate)

2014  VETTEL parte con Medium Nuove PIT 13° MN  –  PIT 31° MN  –  PIT 49° HN

2015  KVYAT  parte con Medium Usate   PIT 4°   MN  –  PIT 21°  HN  –  PIT 39° HN

Quindi strategia a 3 soste anche se quest’anno la 1° sosta è stata fatta in regime di safety-car. Le prestazioni che andremo a considerare sono quelle relative ai giri intorno al 41° e al 48° delle due edizioni, voglio subito dire che stiamo comparando due stint diversi, VETTEL 2014 con gomme Medium e KVYAT 2015 con gomme HARD, tuttavia, al giro 41 Vettel aveva percorso già 8 giri con quelle mescole con un degrado di circa 1 secondo, mentre Kvyat al giro 41 realizzava la sua prima prestazione sulle gomme dure; le tornate sono comparabili (anche se non perfettamente…) in quanto la differenza tra i due compound è proprio di 1 sec. circa; tra l’altro entrambi, in quel momento avevano pista libera. La domanda è perché stiamo comparando questa particolare fase? La risposta è che è un parametro utile (anche se, ripeto, non perfetto) per capire quanto la RB 2014 sia distante dalla RB 2015 e quanto non sia evoluta al pari delle altre, andiamo a dare un’occhiata al nostro solito, semplice grafico

redbull_analys1

La differenza tra le prestazioni è di poco più di 1 secondo, tra l’altro mentre il Tedesco nel 2014 si trovava 3° e stava gestendo la sua posizione, quest’anno Kvyat era dietro a Ricciardo di una manciata di secondi è si è lanciato all’inseguimento del compagno di Squadra che poi ha sorpassato al giro 53. Ora facciamo una riflessione, le prestazioni delle vetture passando dal 2014 al 2015 sono migliorate di molto, come vi mostriamo di seguito paragonando HAMILTON 2014 su gomme MEDIUM con HAMILTON 2015 su gomme HARD

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All’epoca (2014) Hamilton aveva fatto già 7 giri sulle gomme Medium, mentre quest’anno solo 2 sulle Hard, quindi la Mercedes ha abbassato le prestazioni di circa 1,6 secondi (relativamente al nostro esempio), mentre la Red Bull si è attestata sempre approssimativamente intorno agli 1,1 secondi. Andiamo anche a vedere i giri veloci in gara, per farci un’idea, nel 2014 Vettel realizza la sua miglior prestazione alla tornata 51 appena cambiate le gomme (HN) con il tempo di 1:44.289, quest’anno Kvyat al giro 41 sempre appena sostituite le gomme (HN) col tempo di 1:44.514, timing simili (2 decimi), stesse gomme, ma con carichi di carburante diversi, tra i due c’è una differenza di circa 18 kg con una differenza prestazionale di ½ secondo, quindi, temerariamente, facendo una  proiezione, avremo Kvyat poter realizzare all’ipotetico giro 51 (lo stesso di Vettel 2014) un tempo di poco inferiore a quello dello scorso anno. In casa Mercedes le cose sono andate molto diversamente nel 2014 Hamilton realizza le sua miglior prestazione con gomma HARD al giro 53 con il tempo di 1:43.066, nel 2015 nel giro 45 su gomma MEDIUM col tempo di 1:43.125 anche qui tempi simili ma su compound molto diversi, e con una differenza di carico di benzina di circa 14 kg (che vale circa 4 decimi) a favore del 2014.

CONCLUSIONI

Spero che nella mia esposizione sia stato chiaro, non era comunque facile fare paragoni con dati non proprio uguali, però quello che volevo intendere è quanto sia in realtà peggiorata la 2° Forza in campo del 2014 e cioè la Red Bull, mentre gli altri sono cresciuti di 1,5-2,0 secondi, a seconda delle Squadre, il Team delle lattine ha avuto un miglioramento veramente marginale considerando il fatto che una parte di questo è dovuto alle gomme leggermente più morbide e più sfruttabili, qualcosa che è visibile ma che volevo dimostrare con qualche numero; siamo sicuri che dipenda tutto dalla Power Unit ? Secondo me è tutto il pacchetto ovviamente, ma una parte rilevante lo ha il telaio, come del resto ha affermato Helmut Marko, questo può significare, come già visto nei casi di crash-test, che il Team è in ritardo, ma che, soprattutto, è vera la notizia di un coinvolgimento marginale di Adrian Newey nel progetto 2015, in quanto una vettura lanciata da un 2° posto verso il 1° non dovrebbe perdere tanto terreno, ed anzi dovrebbe, teoricamente, essere quella con più margine di miglioramento rispetto almeno a chi le era dietro, ed invece i risultati sono quelli che stiamo vedendo in pista. Conoscendo il Team, sono sicuro che una loro vettura stia già girando nei rulli della AVL e che Newey sia stato convocato in fretta e furia a ricontrollare tutto il progetto; dal canto suo la Renault deve sicuramente migliorare in potenza ma soprattutto in erogazione vista la difficoltà dei Piloti Red Bull a guidare la vettura. Veramente un trend negativo che non ci saremmo mai aspettati dalla Casa delle lattine che negli ultimi anni si presentava sempre migliorata rispetto agli anni precedenti; pesa anche il fatto di non avere un collaudatore del livello di Sebastian Vettel, con Ricciardo e Kvyat chiamati a fare un lavoro che forse non sanno compiere al meglio; essere veloci in pista è importante, quanto però è importante sviluppare e dare indicazioni ai tecnici, altrimenti si rischia di vanificare delle risorse che invece abbondano in casa Red Bull…

Marco Asfalto    

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