Le vetture sono state presentate da pochi giorni, eppure le prime modifiche all’aerodinamica già arrivano in pista.

Ferrari conferma la nuova T-Wing molto larga, ma soprattutto, continua lo studio del layout dello scarico posteriore, con una sola uscita wastegate Ferrari, sopra allo scarico principale anzichè due (si può ben notare come il cofano non sia stato adattato a questa versione, avendo ancora lo spazio per lo scarico superiore.

Mercedes invece porta tanti particolari di microaereodinamica:

questi componenti sono stati portati in pista rapidamente, senza che ci fosse il tempo di verniciarli, risultando quindi col carbonio a vista, in contrapposizione al nero opaco dei pezzi originali.

Sul fondo sono apparsi 6 piccoli deviatori di flusso, che incanalano l’aria verso i soffiaggi, aumentandone l’importanza, a costo sicuramente di una perdita di efficienza aereodinamica.

Foto Via Albert Fabrega

Il Bargeboard accanto alla pancia laterale è stato invece allargato e le due ali sotto lo specchietto, che indirizzano il flusso verso il fondo, sono diventati una sorta di boomerang che termina mozzo al lato della vettura.

Foto Via Twitter by Albert Fabrega

Questi elementi, sono sempre difficili da valutare per i tecnici, in quanto la loro influenza sul giro è talmente piccola che spesso basta una differenza di temperatura, asfalto, guida del pilota da “mettere in ombra” gli effetti di tali modifiche. Aspettiamoci quindi altri cambiamenti ad ogni discesa in pista delle vetture.
Aggiunti anche degli elementi aereodinamici prima assenti, ali che deviano il flusso verso il basso prendendola dalla parte superiore dei lati dell’abitacolo e due pinne che sorgono ai lati dell’uscita dell’ s-duct, col doppio compito di gestire l’aria proveniente attraverso il muso da sotto ad esso e deviare aria libera verso i lati dell’abitacolo verso gli altri deviatori di flusso

Foto Via Twitter by Albert Fabrega

Modifica più importante invece riguardale pance, che acquisiscono una forma più “attillata” attorno ai radiatori, permettendo il passaggio dell’aria verso la zona coca-cola

Foto Via Twitter by Albert Fabrega

ed il muso, che sembra avere un bulbo più grande e poco inclinato nella parte superiore, che poi sale più rapidamente e con i raggi più morbidi, evitando quindi la separazione del flusso che da sopra, scorre verso le pareti laterali.

Foto Via Twitter by Albert Fabrega

A differenza di vetture come la Ferrari che utilizzano il muso come superficie aereodinamica, sembra quasi che Mercedes cerchi di farlo “sparire”, riducendone sempre di più la sezione e ammorbidendone le forme. Tanti auguri agli ingegneri che si occupano delle strutture di crash, il cui lavoro viene sempre reso un “inferno” dagli aerodinamici.

by Ing.  @WernerJrQuevedo

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