La nuova power unit Renault, presentata già durante i test post-gara di Barcellona, ha raccolto il gradimento di Daniel Ricciardo, così come degli altri piloti motorizzati dalla casa francese. L’incremento della potenza è considerevole, esattamente quello che mancava ancora ad una monoposto come la Red Bull per fare il salto di qualità e puntare con costanza almeno al podio o forse anche più su. E’ evidente che la palla passi ora nelle mani del costruttore, che deve decidere se accelerare i tempi e presentare la nuova evoluzione già a Montecarlo (pista dove il propulsore è meno incisivo e contano invece facilità di erogazione e trazione) oppure attendere il Canada, pista su cui il ruolo del motore è più significativo. La sensazione è che i tempi siano troppo stretti per poter fornire le nuove power unit a Red Bull e Renault già fra una decina di giorni nel Principato e al tempo stesso per preparare i necessari dettagli tecnici relativi a procedure, mappature e quant’altro.
I risultati dei test sul circuito di Barcellona sono incoraggianti e addirittura più brillanti del previsto. Ricciardo si è detto entusiasta della nuova PU, che nella giornata di ieri gli ha permesso di compiere ben 89 giri durante la giornata mostrando affidabilità e prestazione. Lo stesso Magnussen, pilota ufficiale Renault, ha dichiarato di volere il nuovo aggiornamento quanto prima (già a Montecarlo appunto) per poter tornare a bazzicare la zona punti con continuità.
Il passo avanti della Red Bull, peraltro accentuato dalla vittoria di Barcellona, è quantomai concreto. Si parlava della Ferrari come anti-Mercedes ma è proprio la scuderia austriaca quella che più si sta avvicinando per prestazioni e affidabilità ai tedeschi. Su tracciati tortuosi come Montecarlo e Montreal, con curve strette in cui è importante la trazione, la bontà del telaio, l’efficienza aerodinamica, il progetto di Adrian Newey ancora una volta dimostrerà il suo valore. E sebbene finora siano sempre mancati -in maniera evidente- i cavalli, attenzione a questo nuovo sviluppo. Red Bull è uno dei team che ha ancora a disposizione il maggior numero di gettoni da spendere per l’evoluzione della power unit insieme alla McLaren e questo rende la situazione attuale preoccupante soprattutto per la Ferrari. Il secondo posto non è più una certezza, in particolare guardando all’andamento dell’ultima gara in cui Raikkonen non è mai riuscito ad attaccare un perfetto Verstappen, e Vettel è riuscito sì a tenere dietro Ricciardo il quale è stato però attardato da una foratura. Ma a Montecarlo, gara imprevedibile, Red Bull punta senza indugio ad un’altra vittoria, magari proprio con Ricciardo, penalizzato da una strategia non riuscita e forse (come sussurrano alcuni) volutamente azzardata proprio per favorire la vittoria di Verstappen.
Quel che è certo è che la F1 è viva, tutt’altro che immobile nelle sue gerarchie e ordini.
di Stefano De Nicolo’