Di Stefano De Nicolo’

@stefanodenicolo

Dopo le vacanze, è consuetudine, si verifica chi ha fatto i compiti a casa e chi no. Sulla pista di Spa, l’università della Formula 1, questo weekend è tempo di esami di riparazione. I primi della classe non avranno problemi, ne siamo certi; chi invece deve davvero dimostrare di avere studiato durante le ferie è la Ferrari. Non sono attesi miracoli, ma quel che è auspicabile è la dimostrazione che la rinnovata dirigenza dell’aerea tecnica, ora controllata da Mattia Binotto, sia riuscita a comprendere qualcosa in più di questa macchina così difficile da mettere a punto e sensibile a temperatura, umidità, minime regolazioni. Su una pista tecnica, completa e veloce come il circuito belga, il timore è quello di assistere a una fotocopia delle difficoltà emerse su altri circuiti ‘classici’ come Silverstone e Barcellona. Dietro alla Mercedes in forma smagliante la lotta sarà per riconquistare il secondo posto in classifica costruttori, ora nelle mani della Red Bull, scippato alla Ferrari nell’ultima gara in Germania.

Sui 7.004 metri della pista più lunga del mondiale, la sfida tecnica fra le monoposto affiancherà il confronto di talento fra i piloti. Le curve del circuito belga, ognuna con le proprie caratteristiche fatte di un misto di fascino e difficoltà, sono capaci di mettere alla prova le abilità di guida e di reattività dei 22 piloti in campo. Spa è una pista che evoca ricordi mitici per gli appassionati e non solo. Qui si ricorda l’esordio di un 22enne Schumacher esattamente 25 anni fa. Qui, sempre Schumacher si è reso protagonista con Mika Hakkinen di uno dei sorpassi più famosi della storia ai danni del doppiato Zonta. Nel 2012 Alonso in piena corsa per il mondiale e a podio tutte le gare fu centrato in partenza dalla pazzia di Grosjean e per quell’episodio, forse, perse il campionato. Nel ’98 la partenza più pazza con la carambola infinita e in 8 al traguardo. E poi ancora il tamponamento di Schumacher a Coultard sotto il diluvio che fece perdere il mondiale e la ragione al pilota tedesco… quante storie! Sono le piste magiche, i tracciati leggendari, le gare storiche e creare e a mantenere il fascino e il blasone di questo sport.

Per continuare la tradizione per questa gara le gomme proposte dalla Pirelli saranno Medium, Soft e Superoft che ben si adattando ad una pista con curve lunghe e veloci e con grossi carichi verticali come all’Eau Rouge. Scelte dei piloti molto diverse tra loro: Ferrari ha deciso di puntare sulle gomme supersoft a danno delle soft, puntando forse, ad una gara con più soste; mentre nel 2015 vinse Hamilton con due soste davanti a Rosber e a Grosjean.

L’appuntamento è in pista per vivere il weekend a partire con le nostre interviste del giovedì con il nostro inviato @stefanodenicolo. Stay tuned!

 

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