L’Alfa Romeo Racing è tra i team più attesi della stagione 2019. La casa milanese e il team Sauber, dopo la sinergia dello scorso anno, si ripropongono con il nuovo nome e logo per una stagione da assoluti protagonisti.

“Alfa Romeo Racing – ha annunciato Mike Manley, CEO di Fca – è una denominazione nuova che, tuttavia, può vantare una lunga storia di successo in Formula 1. Siamo orgogliosi di collaborare con Sauber nell’impresa di portare la tradizione di eccellenza tecnica e stile italiano, caratteristica del marchio Alfa Romeo, alle vette delle competizioni motoristiche. Non ci sono dubbi: con Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi al volante e l’esperienza Alfa Romeo e Sauber, gareggeremo per dire la nostra”.

La nuova C38 sarà protagonista nei test di Barcellona dove verrà svelata il prossimo 18 febbraio. Quattro giorni prima, sul Ferrari track di Fiorano, l’Alfa Romeo Racing effettuerà uno shake-down senza sponsor per un primo assaggio in pista.

Dopo l’ottavo posto nel campionato 2018 di F1, la nuova vettura sarà affidata a Kimi Raikkonen e alla promessa italiana Antonio Giovinazzi. L’arrivo di Simone Resta dalla Ferrari rappresenta l’ennesimo segnale di nuovo percorso improntato sul made in Italy. Dopo l’ottimo lavoro svolto dal giovane Leclerc, l’esperienza del pilota più anziano del Circus, Kimi Raikkonen, garantirà un ulteriore crescita per l’Alfa Romeo Racing. Il coinvolgimento dell’ex campione del mondo 2007 nell’attività in fabbrica, infatti, sta dando un forte impulso al progetto C38. Raikkonen vive nelle vicinanze della factory di Hinwil e il suo impegno fornisce al team una rinnovata fiducia di poter lottare per le posizione nobili della classifica nella prossima stagione.

L’ambizione di Giovinazzi

Antonio Giovinazzi, impegnato in ore e ore al simulatore, ha aiutato gli ingegneri con feedback minuziosi. Un lavoro sporco che il ragazzo di Martina Franca sa essere fondamentale per lo sviluppo delle moderne vetture di F1. Giovinazzi non si pone limiti e ha annunciato a Racefans.net: “Penso che per la Sauber, essere la quarta forza, sia realmente un obiettivo ambizioso”.

Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi proveranno a vincere la battaglia di centro classifica con team ben più blasonati come Renault, McLaren e Haas.

“La Renault è indubbiamente molto forte e lo sarà anche nella prossima stagione grazie ai suoi piloti – ha dichiarato l’italiano – quindi, non sappiamo ancora cosa potrebbe succedere. La nostra sarà una macchina diversa, vedremo. Di sicuro, l’obiettivo è quello di essere i migliori del resto del gruppo, ma non sarà facile. Ci proveremo”.

Il parere di Giancarlo Minardi

Minardi, sul proprio sito, ha parlato della prossima stagione e ha azzardato: “Il finlandese dovrà guardarsi molto bene le spalle da Giovinazzi poiché sono certo che saprà metterlo in difficoltà”.

Il ritorno di un pilota italiano in F1 è un segnale importante per tutto il movimento giovanile italiano. Sulla scia del percorso professionale di Leclerc, Giovinazzi potrebbe avere l’occasione che ogni italiano sogna. Dall’Academy al volante della rossa, il salto non è più utopia.

“L’arrivo di Antonio in F1 è un segnale molto importante per tutto il motorsport italiano, per i giovani piloti e anche per il futuro del Gran Premio d’Italia, oltre che per la Federazione – ha affermato Minardi – da sempre sostengo che in Italia non siano i piloti a mancare, bensì le risorse e mi fa piacere che Antonio sia riuscito ad abbattere questa barriera solamente con l’aiuto delle sue qualità velocistiche. Spero che questo ritorno sia di buon auspicio anche per riportare in alto l’interesse delle aziende verso il nostro motorsport”.

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