Il Dio Nazionale dei Romani, Marte appunto, non era solo il DIO della guerra, ma anche e soprattutto la divinità che risvegliava la terra, la rinascita della vegetazione primaverile, il Dio dei campi e degli agricoltori, e non è un caso che proprio il mese di Marzo ne prenda il nome, al momento in cui l’inverno si ritira per far posto al tepore del sole, che poi sia diventato il protettore di atti bellici è dovuto, probabilmente, al fatto che le campagne militari Romane iniziavano sempre in questo periodo; tra i suoi simboli troviamo il cavallo (Rampante?) e al suo seguito Pavor e Pallor, Dèi della paura e del terrore (che vorremmo vedere nelle facce degli avversari…). Marte inoltre era il padre di Romolo e Remo e ciò che perseguiva con tenacia non era altro che la grandezza del suo popolo…  

Come non paragonare il tenace Pilota Tedesco al brutale ma anche protettivo Dio Romano? Vettel che giura amore per la Rossa più amata d’Italia, Vettel che non va in vacanza dopo una stagione stressante (per sua stessa ammissione) ma come la Divinità si getta immediatamente nella mischia, come un ‘Dio Possente’ per allenarsi, per capire, per imparare la tradizione della Guerra Italica, per gettare le basi delle campagne militari di primavera; chiamato a risvegliare un Popolo che ama i duelli, le battaglie e le Conquiste dell’Impero. E quale migliore scelta se non entrare subito nell’arena a provare le armi (un poco obsolete) in dotazione al grande esercito?

Questo atteggiamento del Pilota Tedesco ci piace, sì è evidente che non lo amo e forse, amiamo, molto e a volte l’ho, l’abbiamo, anche odiato, come si odia il più accanito rivale; è umano, è normale che ciò accada, ma fa un grande piacere intravvedere quella sana e innata furia agonistica essere messa a completa disposizione del Suo grande Mito, la Ferrari. Girare a Fiorano anche se con una vecchia F2012 (Sabato 91 giri senza problemi) subito dopo esser stato ‘liberato’ dalla Red Bull, gli fa onore, come prendere lezioni d’Italiano del resto; sotto sotto ci rende tutti orgogliosi della Nostra Anima ‘Rossa e Tricolore’ , sì perché un Tedesco che ci ama non è facile trovarlo in questo periodo e per di più 4 volte Campione del Mondo…

Un Uomo-Squadra che ha voluto subito dare un’impronta e un messaggio a tutti gli uomini e donne di Maranello, mettendosi subito al lavoro; ecco forse di questo c’era bisogno, di quel lato umano che travalica la parte puramente tecnica della F1, motivazione, entusiasmo, voglia di lavorare, ottimismo; il tutto con della sana umiltà, niente atteggiamenti da divo o da prima donna, ma testa bassa e lavoro, come fece un altro Tedesco qualche anno addietro…

Ha girato con condizioni atmosferiche che noi definiamo ‘tempo da lupi’, e il lupo era anche uno dei simboli del Dio Marte, chissà che non sia di buon auspicio, insomma la storia è cominciata e la STORIA si deve ancora fare, incidendo con il fuoco il proprio nome nella pietra, come il Dio tanto caro ai Romani…

In bocca al Lupo Sebastian!   

Marco Asfalto   

Twitter : @marcoasfalto

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