Formula 1 2026 – Quando ci avviciniamo sempre più al giro di boa della stagione 2025 di F1, lo sguardo dei team e degli addetti ai lavori è sempre più rivolto alle nuove power unit che debutteranno il prossimo anno. La novità più grande riguarda soprattutto il rapporto tra parte termica ed elettrica del motore: dal 2026 infatti, metà dell’energia totale delle PU verrà dalla parte elettrica, in un rapporto 50/50 con il motore termico.
Ma nel paddock ci sono già alcune squadre che iniziano a preoccuparsi dei possibili valori in pista, specialmente nel caso in cui alcuni team abbiano un vantaggio troppo grande rispetto alla concorrenza. Ecco perché si stanno studiando alcune soluzioni che permettano una diversa gestione dell’energia elettrica sulle monoposto.
Con l’aumento dell’importanza della componente elettrica, diventa più difficile capire come e quando utilizzare al meglio la potenza durante il gran premio. Per ovviare a questo problema, la FIA ha imposto alle squadre che l’aiuto del motore elettrico, oltre una certa velocità, si riduca progressivamente fino ad esaurirsi del tutto, così da evitare che i piloti rimangano sprovvisti dell’energia elettrica in gara.
Per questo motivo, diventerà ancora più importante la gestione dell’ERS: a questo proposito, dopo l’ultimo Consiglio Mondiale della FIA, tenutosi a giugno, sono stati eliminati tutti i limiti relativi alle gallerie del vento per la componente elettrica. Ogni anno, i costruttori hanno un numero preciso di ore che possono utilizzare per le due componenti del motore, termico (ICE) ed elettrico (ERS).
Per quanto riguarda il primo, il calcolo delle ore viene effettuato in questo modo: ogni volta che il motore supera i 7500 giri al minuto su un banco prova, che sia per la power unit, la power train o un’auto completa, quel tempo viene conteggiato come ora operativa. La somma totale delle ore in cui i banchi prova sono in funzione, vengono considerate come “ore operative”. Dopo l’ultimo consiglio della Federazione, le ore per lo sviluppo di questa componente rimarranno le stesse: 710 ore nel 2026, 410 tra il 2027 e il 2030.
Ma la vera novità è rappresentata dalla libertà concessa ai costruttori nello sviluppo dell’ERS: le ore di sviluppo non saranno più soggette a limitazioni (510 nel 2026, e poi 410 nel triennio 2027-2030), ma le squadre avranno tutta la libertà per apportare miglioramenti alla parte elettrica. Inoltre, sono stati revocati anche i limiti relativi alle ore operative per lo sviluppo dell’ERS, che fino a questa stagione era fissato a 3430 ore.
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