Formula 1, la FIA e l’ex capo del circus Bernie Ecclestone. La causa, avviata lo scorso marzo, si concentra sulla controversa stagione 2008, quando Massa perse il titolo mondiale per un solo punto contro Lewis Hamilton. Il pilota brasiliano sostiene che, in seguito allo scandalo del crashgate del Gran Premio di Singapore di quell’anno, dovrebbe essere dichiarato campione del mondo. Massa, che era in testa alla gara, subì le conseguenze di un incidente deliberato provocato da Nelson Piquet Jr, il che scatenò una serie di eventi che favorirono il compagno di squadra di Piquet, Fernando Alonso, mentre Massa finì 15° a causa di un errore al pit stop. Fonte Racingnews365.com
L’azione legale è stata scatenata dalle dichiarazioni di Ecclestone nel 2022, secondo cui lui stesso, l’ex direttore di gara Charlie Whiting e l’allora presidente della FIA Max Mosley, erano a conoscenza della manovra fraudolenta di Renault ma decisero di non rivelarla per proteggere l’immagine della Formula 1 e della FIA. Lo studio legale brasiliano che rappresenta Massa, Vieira Rezende Advogados, ha presentato la causa all’Alta Corte di Londra, cercando non solo il riconoscimento di Massa come campione del mondo, ma anche il risarcimento per i danni subiti a causa di questo inganno.
Felipe Massa: “Ho pagato caro per questo errore”
In una recente intervista a RacingNews365, Felipe Massa ha parlato delle difficoltà legate alla sua battaglia legale, durata ormai “quattro, cinque mesi”. Il pilota ha affermato: “Spero che accada la cosa giusta, per giustizia, per qualcosa che non faceva parte dello sport e che mi ha punito pesantemente”. Massa ha spiegato che la decisione di avviare l’azione legale è arrivata dopo aver appreso delle rivelazioni di Bernie Ecclestone, che lo hanno convinto a formare un team di professionisti per analizzare la vicenda da un punto di vista legale.
Nonostante le difficoltà economiche e la lunga attesa, Massa rimane ottimista: “Non pensavo che sarei mai stato coinvolto in una cosa del genere nella mia vita. È molto costoso, quindi spero davvero che tutto finisca presto. Abbiamo aspettato così tanto tempo per la giustizia, dobbiamo sperare che la verità emerga e che ci sia giustizia”. Il brasiliano non è in grado di dire quando il caso si concluderà, ma è chiaro che la sua lotta per il riconoscimento del titolo mondiale 2008 rappresenta un’importante sfida legale per il mondo della Formula 1.