F1 – La seconda parte della stagione si avvicina e in casa Ferrari su ona un campanello d’allarme sempre più forte. Dopo un weekend deludente a Barcellona, in cui l’unico spiraglio positivo è stato il terzo posto (con un pizzico di fortuna grazie alla safety car) di Charles Leclerc, la Scuderia sa che servono aggiornamenti concreti e immediati per risollevare le sorti del campionato.
Il confronto impietoso con una McLaren dominante e con la Red Bull di Max Verstappen, ancora stabilmente davanti, ha messo a nudo i limiti della SF-25. Il problema principale è chiaro e ormai sotto gli occhi di tutti: manca carico aerodinamico. Non ci sono giri di parole, non serve cercare giustificazioni – è questa la vera zavorra tecnica che frena le ambizioni di Maranello.
Per provare a reagire, la Ferrari dovrebbe portare già in Canada un nuovo fondo, pensato per generare maggiore carico aerodinamico e migliorare la competitività nelle curve a media e alta velocità. Si tratta di un primo, importante tentativo per correggere il bilanciamento generale della vettura, anche se le aspettative sono prudenti: sarà solo il primo passo di un pacchetto di aggiornamenti più ampio.
A seguire, a Silverstone dovrebbe arrivare un aggiornamento ancora più sostanziale, con un intervento tecnico profondo sulla sospensione posteriore. Un lavoro delicato, studiato dallo staff guidato da Marco Civinelli, responsabile sospensioni, con l’obiettivo di restituire stabilità alla vettura soprattutto in frenata, fase in cui il retrotreno tende a sollevarsi generando instabilità.
Il direttore tecnico Loïc Serra, esperto di dinamica del veicolo, punta molto su questa modifica. Ma non è un aggiornamento banale: richiede tempo, risorse e precisione. Dopo la fase di progettazione, bisogna passare alla costruzione e poi ai test sul banco dinamico per confermare i dati ottenuti al simulatore.
Tuttavia, il tempo stringe. John Elkann e Benedetto Vigna chiedono di accelerare: si lavora per anticipare l’introduzione del nuovo pacchetto aerodinamico già a giugno, anche a costo di saltare le prove dinamiche preliminari. Alcuni tecnici già impegnati sul progetto 678, la monoposto del 2026, sono stati richiamati a lavorare sulla SF-25. L’obiettivo: dare una svolta concreta alla stagione e permettere almeno a Leclerc e Hamilton di lottare per qualche vittoria di tappa.
Il Mondiale è ormai fuori portata, ma la Ferrari ha il dovere ,verso sé stessa, verso i suoi tifosi e verso il proprio prestigio, di non chiudere il campionato nell’anonimato.
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