La prima giornata di test a Sakhir va in archivio con un Verstappen subito velocissimo, davanti a Norris ed Ocon. Quinto Sainz mentre la Mercedes appare meno perfetta del solito.

A Sakhir è ufficilamente iniziata la stagione di Formula 1 2021, con Max Verstappen e la Red Bull targata Honda che hanno già mostrato i muscoli. L’olandese è primo con il crono di 1’30”674, ottenuto con mescola C3. Super Max ha inanellato ben 138 tornate, risultando il più attivo di giornata e mettendo in mostra un’ottima affidabilità sulla RB16B. Dietro al battistrada c’è la McLaren di Lando Norris, che a parità di gomma ha accusato un gap di soli due decimi, candidandosi ad un ruolo da protagonista. Terza l’Alpine di Esteban Ocon, a poco meno di mezzo secondo dalla vetta.

Dopo il triello di testa, i distacchi sono molto più marcati. Lance Stroll ha condotto l’Aston Martin in quarta piazza nei minuti finali con la gomma Test, girando in 1’31”782. La monoposto britannica ha patito alcuni problemi di affidabilità con Sebastian Vettel in mattinata, restando poi molto nascosta al pomeriggio. Quinto Carlos Sainz con la Ferrari, protagonista di un testacoda dovuto alle condizioni proibitive della pista. Una tempesta di sabbia si è infatti abbattuta sul Bahrain dopo la pausa pranzo, complicando non poco il lavoro dei team. Sommando i passaggi dello spagnolo a quelli di Charles Leclerc, la SF21 ha completato ben 115 giri. Da segnalare solo un piccolo problema alla power unit quando in macchina c’era il monegasco, mentre la prestazione non è stata cercata.

Positivo il sesto crono dell’Alfa Romeo Racing di Antonio Giovinazzi, ma la grande assente nelle prime posizioni è senz’altro la Mercedes. La prima W12 è quella di Lewis Hamilton, decimo ad oltre due secondi dalla vetta, ma i crono lasciano ovviamente il tempo che trovano. Quello che ha impressionato è stata la rottura del cambio con Valtteri Bottas al mattino e la totale mancanza di grip nelle fasi pomeridiane. Il sette volte campione del mondo è stato sovente protagonista di bloccaggi ed errori, segno che sulla monoposto iridata c’è sicuramente da lavorare. Nelle retrovie, la Williams sembra essersi tolta dall’ultima fila, considerando che la Haas ha rimediato dei distacchi abissali dalla concorrenza.

 

 

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