F1 News – Red Bull Assolta dalle Accuse: L’Indagine FIA Scagiona il Team sul Dispositivo per l’Altezza da Terra fonte Racingnews365.com
La Red Bull è stata dichiarata innocente dall’FIA al termine di un’indagine approfondita riguardante le accuse di utilizzo di un dispositivo illegale per regolare l’altezza da terra delle monoposto tra le qualifiche e i Gran Premi. Il caso era scoppiato in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti, quando la RB20 di Red Bull era finita sotto i riflettori per l’uso di un sistema sospetto nella parte anteriore, conosciuto come T-tray o bib, che modificherebbe l’altezza della vettura.
Le regole di parc fermé vietano di alterare l’assetto tra la qualifica e la gara, e un sistema simile, che abbassa l’altezza per le qualifiche e la rialza per la gara, sarebbe considerato irregolare. Il sistema era stato segnalato dopo la gara di Singapore, a seguito della pubblicazione di documenti open-source che i team condividono con l’FIA. In risposta, l’FIA ha deciso di adottare misure preventive, come la possibile applicazione di un sigillo per evitare future modifiche non autorizzate, già a partire dal Gran Premio di Austin.
L’Ispezione FIA Conferma la Regolarità del Sistema Red Bull
Dopo il triplo appuntamento di Austin, Messico e Brasile, l’FIA ha intensificato i controlli, recandosi presso la sede Red Bull Racing a Milton Keynes per ispezionare a fondo la monoposto e il discusso dispositivo. In una dichiarazione ufficiale, l’FIA ha sottolineato che la conformità ai regolamenti tecnici, sportivi e finanziari delle squadre è monitorata regolarmente, anche attraverso ispezioni a sorpresa e indagini mirate.
L’indagine si è conclusa senza rilevare alcuna violazione del regolamento, confermando la posizione presa dall’FIA durante il Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin. Il caso Red Bull sottolinea la continua sorveglianza tra i team, soprattutto nei campionati competitivi come quello F1 2024.