F1 News – Max Verstappen torna a vincere al Gran Premio d’Italia e viene paragonato a Michael Schumacher per la sua capacità di usare i giochi mentali. Dopo settimane difficili, l’olandese della Red Bull ha dominato a Monza, riportandosi sul gradino più alto del podio e riaccendendo il dibattito sul suo stile dentro e fuori dalla pista. fonte Crash.net
La vittoria di Verstappen a Monza
Il campione del mondo ha conquistato la sua terza vittoria stagionale, la prima dopo Imola, partendo dalla pole e staccando Lando Norris di oltre 19 secondi. Un successo netto, che ha messo a tacere i dubbi nati dopo l’opaca prestazione in Ungheria, dove Max aveva chiuso solo nono.
Appena un mese fa, Verstappen aveva dichiarato provocatoriamente che non avrebbe più vinto una gara in questa stagione. Una mossa che ricorda molto le dichiarazioni strategiche di Michael Schumacher, volte a spostare la pressione sugli avversari.
Johnny Herbert: “Verstappen usa le stesse armi di Schumacher”
L’ex commissario F1 Johnny Herbert, intervistato da Adventure Gamers, ha sottolineato:
“Le parole di Max sono classici giochi mentali alla Schumacher. Sembra voler togliere attenzione da sé per poi sorprendere tutti in pista. A Monza ha dimostrato ancora una volta di avere qualcosa in più quando macchina e pilota si fondono alla perfezione.”
Secondo Herbert, la Red Bull e il pilota hanno trovato la combinazione giusta, sfruttando anche i limiti della McLaren sul tracciato brianzolo, caratterizzato da lunghi rettilinei e meno curve ad alta velocità.
Red Bull si fida di Max: il setup vincente
Un altro aspetto fondamentale è stato il rischio tecnico preso da Verstappen. Ignorando i consigli del direttore tecnico Pierre Wache, Max ha optato per un assetto a basso carico aerodinamico. Una scelta che si è rivelata decisiva: pole position e vittoria senza rivali.
Herbert ha aggiunto:
“Mi è sembrato che la Red Bull abbia ascoltato di più Verstappen rispetto al passato. I dati sono importanti, ma l’input del pilota resta cruciale. Max lo ha dimostrato dominando la gara dopo un duello iniziale in curva 1.”

Verstappen, minaccia costante per gli avversari
Con questa vittoria, l’olandese ha ricordato a tutti perché è ancora considerato l’uomo da battere. La sua capacità di giocare con la mente degli avversari e di imporre la propria visione tecnica in Red Bull lo avvicina sempre di più alla figura leggendaria di Schumacher.
“Il giro in qualifica è stato da applausi, tipico del miglior Max. Quando guida così, resta una minaccia enorme per chiunque”, ha concluso Herbert.
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