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TORNIAMO A SPA, E CAPIAMO COSA HA PORTATO LA PRESTAZIONE REDBULL

Parlando di Redbull e di come ha potuto vincere il gran premio di Spa Francorchamps, Inserisco immediatamente una immagine, quella che tutti si aspettano: il confronto degli alettoni posteriori.

Comparativa alettoni posteriori Redbull Ferrari Mercedes

Dico cosi per il fatto che effettivamente, il primo passo per la vittoria parte proprio da questo elemento. Con una incidenza minore, si sa, la resistenza decresce anche se purtroppo decresce pure la deportanza che genera l’ala.

Questo è un fatto dovuto alla deformazione del flusso che agisce su di essa, che diventa minore e quindi vi è uno scambio di forze tra superficie e molecole d’aria meno intenso.

Non avviene la stessa cosa in casa Ferrari e in casa Mercedes dove in realtà si preferisce un profilo più carico, che limita allo stesso tempo la velocità massima.

La domanda però sorge spontanea: ma come risolve i suoi problemi, la vettura austriaca, nei tratti misti ad alta velocità? Dove sembrerebbe che la Mercedes possa fare la differenza, con una aderenza maggiore al posteriore, specialmente per le uscite di curva e le accelerazioni con il volante ancora piegato, la Red Bull non mostra di mollare il colpo, ed io ho pensato ad una ipotesi.

(quello che segue è il mio personalissimo parere, che non è detto rispecchi completamente alla realtà, bensì vuole essere un modo di leggere gli avvenimenti e una prova di risposta ad una sorprendente prestazioni come quella della Redbull )

Se inserissimo la foto del confronto degli alettoni frontali delle tre vetture in discussione, noteremmo che la Ferrari sembra avere quello più scarico, mentre Red Bull e Mercedes si equivalgono quasi, con un piccolo guadagno per la vettura di Adrian Newey.

Cosa può significare questo?

Se pensassimo di considerare una vettura che percorre una curva, come per esempio le curve ad alta velocità di Spa, noteremmo tre fasi:

ingresso, percorrenza e uscita.

per avere reattività e poter sforzare l’auto per avere un ingresso più rapido e rimarcato, dovremmo caricare molto l’anteriore e cosi è per tutte tranne la rossa.

Allora mi verrebbe da dire che in questa fase Redbull E Mercedes possono equivalersi.

La situazione su cui ho qualche dubbio è la percorrenza, e penso che la macchina di Ricciardo sia riuscita a giocarsela con le più potenti Mercedes proprio in questo contesto.

Con un posteriore più leggero, ma un anteriore fisso all’asfalto, può essere che abbiano pensato di usare le ruote frontali come perno per una serie di derapate controllate, che non possono sfociare in testa-coda proprio per lo stile di guida del pilota australiano, che sembra essere più aggressivo di quello del quadri-campione Vettel.

È del resto evidente di come il tedesco stia patendo questi motori arroganti, rispetto agli anni passati dove la Red Bull era talmente ferma che qualcuno ipotizzo addirittura un Traction Control!

In questo modo non solo la vettura compie una rotazione grazie all’inclinazione delle ruote sterzanti verso l’interno della curva, ma pare ancora più inclinata rispetto alla traiettoria che sta seguendo, avendo cosi la possibilità di chiudere maggiormente la traiettoria curvilinea eseguibile.

Un concetto simile si può anche trovare nel motociclismo, in fase di uscita di curva, dove si consente alla moto di ruotare, ovvero scivolare con il posteriore, per dirigere tutto il suo corpo e puntarlo maggiormente verso il centro della curva.

Il risultato schematizzato potrebbe essere questo.
Traiettoria_curva_mercedes_redbull

Tutto questo unito al fatto che proprio durante la telecronaca TV i conduttori rai hanno specificato che la squadra di Ricciardo ha approfittato in occasione del GP di Belgio dell’unica possibilità regolamentare di cambio dei rapporti del motore, allungandoli.

Secondo me, non hanno superato di sicuro la Mercedes in quanto a percorrenza sul giro, e Rosberg ci ha messo del suo a rovinare la giornata, guidando in modo confuso e distratto, ma con questi due stratagemmi potrebbe essere che Ricciardo sia riuscito a difendersi nella fase finale della gara.

Senza, probabilmente Rosberg avrebbe recuperato maggiore terreno ad ogni giro, riuscendo a superarlo prima della fine.
Articolo dell’Ing.  Aimar Alberto

Sito : AIMARALBERTO.WIX.COM/AEROSPACE-WORLD

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