F1 News – Mario Andretti ha spiegato che nella sua famiglia non ci sono rimpianti persistenti per la trasformazione del progetto Andretti in un’operazione targata Cadillac, necessaria per ottenere l’ingresso in Formula 1 nel 2026.
In un’intervista esclusiva, ha commentato gli ostacoli incontrati dal piano originale della Andretti Global, successivamente superati grazie al supporto di General Motors e al brand Cadillac.
In passato, la F1 aveva respinto i tentativi di ingresso di Andretti-Cadillac perché considerati non sufficientemente vantaggiosi per il campionato.
Tuttavia, la situazione si è sbloccata quando Michael Andretti, capo dell’operazione, si è ritirato dal coinvolgimento quotidiano, un cambiamento percepito come un elemento decisivo per trasformare la percezione del progetto.
Mario Andretti, nominato direttore del consiglio di amministrazione del nuovo team Cadillac, ha sottolineato che la scelta di Michael non è stata dolorosa per la famiglia e che la nuova fase è motivo di celebrazione.
Secondo Mario, l’uscita di Michael non è stata una condizione imposta dalla F1 ma potrebbe essere legata a questioni personali, mai completamente chiarite. Ha riconosciuto che il piano Cadillac è stato approvato perché garantisce un contributo significativo alla griglia, promettendo un team ufficiale di lungo termine rispetto al precedente modello clienti Andretti-Renault previsto per il 2025.
Andretti ha espresso orgoglio per il coinvolgimento della Cadillac, che punta a utilizzare motori clienti nel 2026 (con Ferrari e Honda tra le opzioni) prima di sviluppare una propria power unit dal 2028.
Ha sottolineato che il progetto rafforzerà l’interesse del pubblico americano, considerando anche le tre gare negli Stati Uniti nel calendario di F1, e darà ai tifosi la possibilità di sostenere un team e un pilota americani.
Un aspetto chiave del progetto è la creazione di una scala di opportunità per giovani piloti americani, con il coinvolgimento della Cadillac anche in F2 e F3.
Michael Andretti è stato un sostenitore del “sistema ladder” per far crescere i talenti attraverso le categorie junior, come già dimostrato in IndyCar.
Questo approccio mira a offrire ai giovani statunitensi un percorso concreto per raggiungere la F1, favorendo lo sviluppo di una nuova generazione di talenti.
Andretti ha ribadito che l’approvazione del progetto Cadillac è un risultato importante e guarda al futuro con entusiasmo. Sebbene il passato lasci alcune domande aperte, l’obiettivo principale ora è concentrarsi sulle sfide future e contribuire positivamente al panorama della F1, rappresentando gli Stati Uniti su più livelli.
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