Le conseguenze della guerra che stanno interessando sul campo Ucraina e Russia, si stanno riversando anche sul mondo dello sport.

Nei tre giorni di test a Barcellona, il team di Formula 1 Haas, che schiera il pilota russo Nikita Mazepin ed è sponsorizzato dalla compagnia di suo padre Uralkali, ha prontamente rimosso tutti i riferimenti allo sponsor, facendo scendere in pista una monoposto total white senza nessun riferimento alla bandiera russa. Una riunione che ha interessato FIA, team e responsabili, ha decretato anche l’annullamento del Gran Premio di Russia. Nonostante i promoters fanno sapere che è solo “rinviato” viste le condizioni.

Dopo che il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha scritto al presidente della federazione ucraina di sport motoristici Leonid Kostyuchenko garantendo “il pieno sostegno della FIA”, Kostyuchenko ha risposto pubblicando una lettera con una proposta a nome dei membri della FAU.

La FAU ha chiesto alla FIA di vietare ai titolari di patenti rilasciate dalla RAF e dalla BAF (Federazione automobilistica bielorussa) di partecipare a competizioni al di fuori della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia.

Mazepin dunque ne risentirebbe, quindi tale azione gli garantirebbe di non poter correre in F1 in questa stagione.

La FAU ha anche chiesto alla FIA di:

  • Vietare l’uso dei simboli di stato della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia – i paesi aggressori – durante le competizioni organizzate e sanzionate dalla FIA
  • Vietare lo svolgimento di competizioni organizzate dalla FIA e sanzionate dalla FIA nei territori della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia
  • Proibire lo svolgimento di competizioni organizzate dalla RAF (Federazione automobilistica russa) e sanzionate dalla RAF nei territori occupati dell’Ucraina
  • Espellere dalla FIA tutti i membri della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia
  • Espellere tutti i membri che rappresentano la Federazione Russa e la Repubblica di Bielorussia dalle commissioni della FIA

L’organo di governo del calcio FIFA si è mosso per condannare l’invasione russa senza espellerla. Il team infatti è attualmente autorizzato a giocare gli spareggi della Coppa del Mondo FIFA, ma deve solo farlo sotto un nome diverso, senza usare la bandiera russa o l’inno nazionale, e in una sede neutrale.

Questo è simile all’azione intrapresa contro la Russia dal Comitato Olimpico Internazionale a seguito di uno scandalo sul doping che ha portato il paese a essere privato di dozzine di medaglie. Ma ai suoi atleti è stato permesso di competere come “neutrali“, così come ha fatto anche Mazepin alla sua prima stagione in F1 da rookie.

Queste citate sono chiaramente sanzioni simboliche, mentre ciò che l’Ucraina ha chiesto ha un impatto reale e tangibile.

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