Il team principal ha parlato con Roberto Chinchero del difficile momento della Ferrari

Anche a Monte-Carlo, la storia non cambia: le Mercedes sono di un’altra categoria e dominano il giovedì di prove libere, facendo capire alla concorrenza che sarà molto difficile evitare la sesta doppietta di fila, numeri che fanno rabbrividire. Il mondiale 2019 è chiaramente una parata delle frecce d’argento, ormai involatesi verso i titoli piloti e costruttori per il sesto anno consecutivo.

Non certo il miglior debutto che poteva esserci per Mattia Binotto nel ruolo di team principal. Anzi, forse è l’anno peggiore degli ultimi per la Ferrari, ridottasi a lottare per la seconda fila con una Red Bull targata Honda in netta crescita. Binotto ha rilasciato un’intervista a Roberto Chinchero di Motorsport.com, nel quale ha fatto capire che la causa dei problemi sulla SF90 è legata alla finestra di utilizzo delle gomme, difetto che al momento è stato individuato ma senza riuscire a porvi rimedio efficacememente.

”Dopo la gara in Spagna abbiamo analizzato i dati raccolti durante il week-end cercando di trovare i punti di forza della nostra monoposto e la nostra posizone in confronto agli avversari. A Barcellona è emerso in modo chiaro che nelle curve lente, per diverse ragioni non siamo competitivi come le Mercedes. Dobbiamo lavorare sul perchè questo accade. Molto dipende dalle gomme, che sono diverse da quelle 2018. Non faccio polemica, ma è così. Quest’anno è molto difficile scaldarle raggiungendo la finestra di funzionamento. Per farcela servono diversi aspetti, lavorando sulle temperature di frenata, sul raffreddamento dei cerchioni, ma specialmente sul carico aerodinamico. Non è solo la downforce in sé ad essere importante, ma anche come il carico è bilanciato in funzione di curve ad alto e basso carico”.

Binotto ha poi parlato della soluzione dell’ala anteriore, molto diversa rispetto a Mercedes e Red Bull: ”Il nostro problema non è il picco di downforce e non credo che dovremmo cambiare la nostra ala anteriore. Noi abbiamo sposato un concetto di vettura diversa da Mercedes e dobbiamo ottenere il massimo dal nostro progetto. Al momento non ci interessa cambiare l’ala anteriore, all’inizio del progetto avevamo pensato ad una soluzione stile Mercedes, e siamo ancora convinti che non sia il caso di cambiare”.

Toccando poi anche l’argomento della sospensione anteriore: ”Abbiamo la soluzione che desideriamo. Ciò non toglie che si debba guardare sempre a nuovi modi per migliorare l’auto e si può sempre pensare di intervenire su sospensioni, aerodinamica o sistemi di raffreddamento. Ma non credo che nelle sospensioni, come principio, ci sia qualcosa di sbagliato. Il problema relativo alla gomme è che noi non riusciamo a farle lavorare nel modo migliore, è un’interazione tra aerodinamica e meccanica, un compromesso. Dobbiamo trovare il giusto bilanciamento per andare sempre al massimo del potenziale”.

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto