Nonostante le voci di questi giorni sulla nuova Ferrari 2020, Mattia Binotto quando mancano tre settimane alla presentazione di Reggio Emilia , sembra molto tranquillo e convinto sulla bontà del lavoro che i suoi ingegneri hanno fatto quest’inverno, al fine di permettere a Sebastian Vettel e Charles Leclerc di lottare per il mondiale.

Infatti il Team Principal in una recente intervista ha confermato, che il progetto 671 pur mantenendo alcuni concetti della SF90, ha l’obiettivo di essere competitiva su tutte le piste e non soltanto in quelle di motore. “La nostra auto il prossimo anno punta ad avere molto più carico aerodinamico e di conseguenza produrrà più resistenza. Non ci aspettiamo di essere sul rettilineo i più forti.”
Il TP Ferrari Binotto assieme ai piloti Ferrari

binotto-leclerc-vettel

Questo cambiamento aiuterà Sebastian Vettel oltre a trovare subito quel feeling mai avuto nella prima parte della scorsa stagione con la SF90, a dargli la possibilità di dimostrare di meritare il rinnovo di contratto, mentre servirà a Charles Leclerc nel trovare la stessa consistenza nel giro secco anche alla Domenica ed evitare come in molte occasioni l’anno scorso, di alzare il piede per non consumare troppo le gomme.

A Maranello malgrado i dati allarmanti al simulatore, sembrano essere convinti che l’unico modo per sfidare la Mercedes ed una Red Bull in crescita nella seconda parte del 2019, è tornare come con le SF70-H e SF71-H ad avere maggiore velocità nelle curve lente e meno velocità di punta, che dovrebbe permettere di far lavorare meglio le Pirelli 2019 e di avere un passo gara, più costante.

Proprio per questo trovano sempre più riscontro, le voci di una Ferrari a Barcellona con le carte coperte nel primo test del Montmelò dove andrà solo a verificare l’affidabilità e la coincidenza fra i dati dell gallerie del vento e la pista, ed invece farà sul serio dal 26 e 28 Febbraio dove nei long run e anche nella simulazione della qualifica, ricercherà le prestazioni.

 

 

 

 

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