Max Verstappen firma a Las Vegas una delle sue gare più pulite e incisive della stagione, trasformando un weekend complesso in un capolavoro tattico. La squalifica delle McLaren rilancia definitivamente la corsa al titolo: ora l’olandese è a -24. Analizziamo il suo dominio, le chiavi strategiche della gara e le difficoltà degli avversari.
Verstappen passa da -42 a -24: la svolta della squalifica McLaren
Prima dell’ufficializzazione dei risultati finali e delle verifiche tecniche, Verstappen sembrava destinato a perdere terreno. Si parlava di un possibile -42 in classifica che avrebbe complicato notevolmente la rincorsa al titolo. Invece la squalifica di entrambe le McLaren per usura eccessiva del plank ha ribaltato la situazione, proiettando Max a -24 e riaprendo completamente il Mondiale.
Weekend quasi perfetto: Red Bull ritrova efficienza e controllo
In qualifica, sul bagnato, la Red Bull non aveva il passo necessario per battere la McLaren, che ha confermato una finestra operativa più ampia in condizioni di asfalto umido e temperature rigide. La seconda posizione di Verstappen era comunque un segnale positivo in vista della gara, dove contava soprattutto la gestione e la costanza.
In partenza, l’errore di Norris ha reso la situazione ancora più favorevole. L’olandese ha sfruttato un confronto diretto che nelle ultime gare aveva spesso visto una McLaren molto incisiva allo start. Questa volta, però, Norris ha sbagliato la valutazione e Max ha costruito subito il margine psicologico necessario.
Da quel momento la gara è diventata una gestione controllata: ritmo costante, assenza di sbavature, perfetto equilibrio tra carico aerodinamico e velocità di punta. L’ultimo giro, con cui ha firmato anche la miglior prestazione cronometrica della gara, completa il quadro di un dominio totale.
Red Bull brillante con setup scarico: la SF-25 e gli altri non tengono il passo
La gara ha confermato quanto previsto alla vigilia: su un circuito che richiede efficienza a basso drag, la Red Bull resta la monoposto di riferimento. La vettura numero 1 ha sfruttato perfettamente la combinazione tra trazione, gestione gomme e stabilità nei cambi di direzione, nonostante condizioni meteo estreme con pioggia e temperature vicinissime allo zero.
Il vantaggio competitivo della RB è emerso soprattutto nei primi giri, quando Verstappen ha saputo imporre un ritmo sostenibile per gli altri ma facilmente gestibile per lui, evitando degrado eccessivo e mantenendo un delta costante sulle Mercedes.
Norris, Russell e la lotta dietro: chi poteva realmente impensierire Verstappen?
Norris ci ha provato alla partenza, forzando una manovra aggressiva che però ha favorito sia Verstappen sia Russell. Una volta perso il riferimento diretto, il pilota McLaren ha dovuto iniziare una rimonta resa più complessa dal traffico e dalle condizioni variabili del tracciato.
Russell, dal canto suo, ha sfruttato bene la situazione iniziale, ma non aveva il passo per tenere Verstappen a distanza di sicurezza. La Mercedes ha mostrato limiti di trazione e difficoltà nel generare temperatura ottimale sugli pneumatici, fenomeni accentuati dalle condizioni meteo estreme.
Conclusione
Las Vegas conferma ciò che si era già intravisto dopo il Brasile: quando la Red Bull dispone di una pista favorevole al suo pacchetto aerodinamico, Verstappen diventa quasi imprendibile. La squalifica McLaren ha accelerato un trend che sembrava comunque in crescita. Con un distacco ridotto a soli 24 punti, il campione del mondo intravede chiaramente il titolo 2025.
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