Ci risiamo. Benvenuti nel “Campionato d’Inverno”, l’unico dove la Ferrari F1 2026 vince sempre e dove la tecnica diventa fantascienza.
Proprio ieri, 10 dicembre, il web si è riempito della solita “esclusiva” tecnica che promette mari e monti per il futuro della Rossa. Questa volta il protagonista non è un pilota, ma Loic Serra, il nuovo Direttore Tecnico Telaio, e l’oggetto del desiderio è la nuova sospensione posteriore per la monoposto 2026.
Si legge di geometrie rivoluzionarie, di un posteriore capace di generare un “grip meccanico” mostruoso e di risolvere, con un colpo di bacchetta magica (o di chiave inglese), l’eterno problema del surriscaldamento gomme.
Vi suona familiare? Dovrebbe.
Esattamente un anno fa, nel pre-campionato 2025, gli stessi “giornalai” vi vendevano la nuova sospensione anteriore pull-rod come il Santo Graal. “Manderà le gomme in temperatura subito!”, “Sarà la svolta!”.
Com’è andata la stagione 2025 lo sappiamo tutti: sospensione nuova, problemi vecchi. La Red Bull e la McLaren hanno continuato a dominare, e la “magia” meccanica non si è vista.
La Fisica non ha scadenza: la lezione di Mazzola
Per smontare queste teorie invernali, non serve aspettare il 2026. Basta riascoltare chi la Formula 1 l’ha vinta davvero.
Lo scorso maggio, proprio ai microfoni di NewsF1.it (trovate l’intervista sul nostro canale), l’ex ingegnere Ferrari Luigi Mazzola aveva pronunciato parole che oggi suonano come una sentenza preventiva contro queste fake news tecniche.
È vero, l’intervista risale a qualche mese fa, dopo il GP di Miami, ma le leggi della fisica non scadono come lo yogurt. Quello che era vero a maggio, è vero oggi a dicembre, nonostante l’arrivo di Serra.
“Grip Meccanico? Una chimera da F3”
Mentre certi articoli vi raccontano che sarà il braccetto disegnato da Serra a incollare la Ferrari a terra, Mazzola distruggeva questo concetto alla base:
“Grip meccanico? Ma che è sto grip meccanico, ragazzi? È una chimera. È un concetto che nasce nelle formule minori. Ma in Formula 1, una volta tolti motore e gomme che sono uguali per tutti, conta solo ed esclusivamente l’aerodinamica.”
Il messaggio è brutale nella sua semplicità: la sospensione non crea aderenza, la gestisce.
Se la Ferrari 2026 andrà forte nel lento, non sarà perché Serra ha inventato una molla magica, ma perché ci sarà carico aerodinamico verticale.
“Nel lento, se vai piano, non è perché non hai grip meccanico. È perché ti manca carico. Punto,” spiegava Mazzola.
Sospensioni e Gomme: non confondiamo le cause
La nuova narrazione “acchiappaclick” sostiene che la sospensione posteriore impedirà alle gomme di surriscaldarsi.
Anche qui, l’esperienza di chi ha vinto 14 mondiali vale più di mille rendering:
“L’esperienza che ci siamo fatti in Ferrari all’epoca con Michael [Schumacher] per cercare di tener fredde le gomme posteriori è stata immensa… alla fin fine la soluzione qual era? Aumentare il carico aerodinamico. Se la schiacci a terra, non scivola. Se non scivola, non degrada.”
Conclusioni: Vaccinatevi contro l’Hype
È affascinante pensare che Loic Serra abbia in tasca la soluzione meccanica a tutti i mali di Maranello. Ma la realtà tecnica della F1 moderna è dominata dai flussi, non dai triangoli delle sospensioni.
L’anno scorso ci hanno venduto l’anteriore come la panacea. Quest’anno ci riprovano con il posteriore.
Il nostro consiglio? Ridimensionate l’hype. Le parole di Mazzola restano un faro nella nebbia delle indiscrezioni invernali: senza carico aerodinamico, non c’è “grip meccanico” che tenga. Non abboccate alla favola della “sospensione magica”.
Alla prossima puntata di Race Tech, per parlare di tecnica reale questa sera
Per restare aggiornato sulle ultime notizie, analisi tecniche e approfondimenti sulla Formula 1, visita https://www.newsf1.it/ e iscriviti al nostro canale YouTube https://www.youtube.com/@NEWSf1IT.