F1 Ferrari – Con l’ombra sempre più ingombrante di Christian Horner che aleggia dietro le quinte, la posizione di Frederic Vasseur torna al centro dell’attenzione mediatica. Il team principal della Ferrari, però, non si lascia intimorire e difende con decisione il proprio operato e quello della squadra tecnica di Maranello, come racconta in una lunga intervista rilasciata alla rivista americana The Athletic durante il weekend del Gran Premio di Singapore.
“Lavoro in questo sport da trent’anni e sapevo bene che le critiche sarebbero arrivate, insieme a tutto il resto che ne consegue. Gli attacchi subiti a Montreal? Non hanno davvero scosso la squadra, anche se naturalmente si tratta di situazioni spiacevoli. La pressione è parte integrante della Formula 1, e ne abbiamo già abbastanza in pista per doverla sopportare anche fuori. Tutti noi siamo consapevoli dell’importanza di ottenere risultati. I giornali non li leggo, non guardo la televisione: mi limito a ciò che mi viene riferito dal nostro ufficio stampa, e mi basta così. Quello è il passato: ora siamo concentrati sul futuro.”
Un futuro che, secondo Vasseur, passa soprattutto dalla perfetta esecuzione del piano di lavoro durante i weekend di gara.
“Credo che il nostro limite principale sia stato quello di aver perso alcune buone opportunità. A Baku, per esempio, avevamo il ritmo per ottenere molto di più. Dobbiamo imparare a essere più precisi e attenti nell’esecuzione, perché è lì che si costruisce un buon risultato.”
E anche se la McLaren sembra oggi la squadra di riferimento, Vasseur non ritiene che il divario sia insormontabile: “Tutti i team attraversano momenti positivi e negativi. Quando loro hanno un fine settimana complicato, riescono comunque a restare competitivi; ma quando tutto funziona, allora diventano quasi irraggiungibili. Non esiste però un ‘bottone magico’: se cominci un weekend con qualche difficoltà, rischi di perdere subito la direzione giusta e ti ritrovi a dover giocare in difesa sull’assetto, con conseguente perdita di fiducia e di prestazione.”


