Il super consulente della Red Bull ha aggiunto che a Faenza non ci sarà un direttore tecnico con Key diretto in Mclaren

Come si sa da tempo, James Key ha lasciato la Toro Rosso in direzione Mclaren. L’annuncio ufficiale del passaggio dell’ingegnere britannico a Woking arriverà a breve e successivamente dovrà aspettare un periodo di gardening prima di iniziare a lavorare con il team di Zac Brown. A spiegare i motivi dell’addio di Key ci ha pensato il super consulente della Red Bull Helmut Marko, che in questi giorni ha anche parlato di un possibile addio dei bibitari al circus della Formula 1 in favore di un approdo nel FIA WEC.

”Mateschitz ci ha chiesto di stringere i legami con la Toro Rosso. Per questo scopo era necessario che non troppe persone svolgessero lo stesso compito. Per tutto ciò avevamo delle idee non ancora portate a termine. Chi si è opposto alle nuove direttive è stato James Key e credo che il suo addio alla squadra sia stata la cosa migliore per tutti. Come da nostra tradizione, non cercheremo un altro direttore tecnico che lo sostituisca. Non ne abbiamo bisogno dato che la nuova Toro Rosso avrà gli stessi concetti della Red Bull RB15”.

Si tratta perciò di un ritorno al passato per il team anglo-austriaco. Già nei primi anni di esistenza di Red Bull e Toro Rosso le vetture erano praticamente identiche a livello estetico, basti pensare che la Toro Rosso STR1 del 2006 era la Red Bull RB1 del 2005 con qualche adattamento ai nuovi regolamenti. Dal 2011 in poi i concetti delle due squadre sono notevolmente cambiati e non si sono più viste monoposto uguali. Gli ultimi casi di somiglianza sono relative all’ultima stagione con la Haas che ha praticamente copiato la Ferrari 2017, aggiungendo l’Halo ed eliminando la pinna posteriore per seguire le nuove regole. Nel 2019 potremmo tornare a vedere Red Bull e Toro Rosso con la stessa linea ed anche con la stessa power unit dal momento che anche gli uomini di Christian Horner usufruiranno di quella Honda.

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