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F1 – Horner: “Mercedes ci teme, perciò fa di tutto per rallentarci”

Raggiunto da Motorsport.com, Christian Horner ha accusato i rivali e sottolineato l’enorme passo in avanti della Red Bull rispetto al 2020.

Dopo una prima parte di stagione scoppiettante, Mercedes e Red Bull promettono di divertire anche dopo la pausa estiva. I due team hanno lasciato l’Ungheria con la Stella in vantaggio di 12 punti nel Mondiale Costruttori (nonostante abbia conquistato due vittorie in meno rispetto ai rivali), mentre Lewis Hamilton è riuscito a mettere otto punti tra sé e Max Verstappen proprio all’Hungaroring. In generale il distacco tra le due squadre è stato ridottissimo sia in qualifica che in gara, ma l’olandese e la scuderia di Milton Keynes possono recriminare a causa di alcune circostanze sfortunate, in cui sono stati vittime di errori altrui o rotture inaspettate. Ciononostante il team anglo-austriaco rimane secondo molti il favorito per la conquista del titolo grazie alle qualità tecniche della RB16B, che Christian Horner ha sottolineato a Motorsport.com senza risparmiare l’ennesima frecciatina diretta alla Mercedes.

“Hanno fatto di tutto per metterci i bastoni fra le ruote…” – ha affermato il Team Principal della Red Bull, accusando i grandi rivali per il titolo – “…più di quanto si possa immaginare. E’ chiaramente una strategia. Però secondo me ciò dimostra che ci percepiscono come una minaccia, e proprio quando gli altri cominciano a puntare il dito penso che stiamo facendo le cose per il verso giusto”.

Lasciate da parte le solite polemiche, Horner ha poi evidenziato i principali fattori che hanno contribuito al grande passo in avanti effettuato dalla RB16B: “Ovviamente abbiamo tratto beneficio dal congelamento dei componenti, e credo che l’elemento chiave nei primi sei mesi sia stato aver capito e risolto i problemi di correlazione che abbiamo avuto nel 2020. Per quanto riguarda i tagli al carico generato dal fondo, all’inizio temevamo che avrebbero penalizzato le macchine con un angolo di rake più pronunciato, ma non è stato così. In generale, è stata una combinazione di elementi a permetterci di realizzare un pacchetto molto più completo. Senza dimenticare l’impresa titanica svolta da Honda, che nonostante sia all’ultima stagione in F1 ha anticipato a quest’anno il motore previsto per il 2022. Hanno fatto un bel lavoro in termini di compattezza e utilizzo dell’energia. […]“.

“Fin qui…” – ha proseguito l’inglese, fiero del ritorno in vetta della scuderia di Milton Keynes nel 2021 – “…siamo riusciti a vincere sei gare, un numero straordinario: più che negli ultimi due anni messi insieme. E credo che essere in lotta per il campionato sia stimolante per tutti. Per sette lunghi anni non siamo stati protagonisti e abbiamo vinto delle gare grazie a strategie geniali e a bravura sotto pressione, senza tuttavia riuscire a competere nell’arco della stagione. Ora abbiamo tutti i mezzi per farlo: un telaio eccellente, un motore potente ed un pilota al top della forma ed esperto. Nella seconda parte di stagione dobbiamo fare ancora meglio, anche se ci saranno ostacoli in pista e fuori. Bisogna mantenere lo stesso approccio e provare a massimizzare la performance del team in ogni qualifica ed ogni gara. Per adesso ci concentriamo su un weekend per volta, ma più ci si avvicina alla fine del campionato più aumenta la posta in gioco e quindi la pressione“.

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