Come ben sappiamo, Ferrari lo scorso anno ha sofferto moltissimo la mancanza di velocità di punta in rettilineo della SF1000. La PU assieme a un drag aerodinamico elevato infatti penalizzavano molto il team di Maranello, e il team clienti non sono stati di certo esenti dal problema. Questo deficit indubbiamente è nato dal patto segreto stipulato tra Ferrari e FIA sul motore del 2019, lo 064 che tante soddisfazioni ha regalato ai tifosi e sul quale c’è stato qualche vago dubbio riguardo la sua legalità.
La nuova PU del 2021, battezzata col nome 065/6, promette bene dai dati visti dalla tre giorni di test del Bahrain che, come dichiarato dal direttore sportivo Laurent Mekies, sono stati molto molto simili a quelli che la Ferrari vedeva sul banco. Mekies ha infatti dichiarato che il motore è decisamente meglio dello scorso anno ma che non c’è stato necessariamente bisogno di vederlo in pista, dato che i dati erano già buoni alle prove sul dinamometro.
Mekies ha poi aggiunto che il team non è certo che questo step evolutivo sia sufficiente per essere alla pari con gli altri motoristi, in quanto è molto difficile dall’esterno capire i valori degli altri. È possibile ci vogliano almeno un paio di gare per stimare i valori in campo, proprio per questo Ferrari non ha intenzione di sbilanciarsi sui dati raccolti nei test. Mekies, a riguardo ha dichiarato: “Siamo in una fase dove dobbiamo essere sicuri che in pista troviamo i riscontri che ci aspettavamo dalle simulazioni. Non dobbiamo farci distrarre da quello che ci circonda. Dobbiamo essere sicuri che ciò che è stato preparato in fabbrica, renda al massimo in pista, a livello di motore, sospensioni e aerodinamica.”
Parlando poi del terzo giorno di test, Mekies ha detto che non ci sono stati particolari problemi che hanno interrotto i programmi del team. Questo però non significa che non ci sia un gran numero di step e miglioramenti da fare in tutte le aree
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