Alla fine della fiera è Nico Rosberg il Campione del Mondo Formula Uno 2016.
Meritatamente e al di sopra delle considerazioni di molti, arrivando lassù con la tenacia, l’abnegazione di chi, magari meno dotato del “sacro dono della velocità” rispetto al più quotato compagno-rivale Lewis Hamilton, è andato oltre ai suoi limiti, crescendo costantemente e guadagnandosi così titolo e stima.
Raggiunge così nel “club degli iridati” (33° a farlo) il padre Keke, raccogliendone idealmente il testimone: e chissà che, dopo questo “successo liberatorio”, non si possa vedere nel futuro prossimo un Nico “unleashed”, ancora più forte e determinato di quello odierno…
Hamilton ne esce battuto non in termini di velocità pura (53° successo in carriera), ma forse più in quelli di forza caratteriale: va apprezzata la sua determinazione e “fame di successo” da campione “puro”, ma, probabilmente, il suo “fare tappo” per cercare di compromettere le speranze del compagno, seppur assolutamente non scorretto, è stato quantomeno “discutibile” (e le parole espresse in merito, via Twitter, da un campione “aggressivo” come Nigel Mansell faranno sicuramente riflettere).
Avrà sicuramente tempo di rifarsi: vedremo se già nel 2017, in cui i cambiamenti regolamentari radicali imposti su gomme e aerodinamica potrebbero regalarci un altro team “dominatore”, diverso da quello della Stella d’Argento.
Un’altra “medaglia a due facce” è quella fornitaci da Force India e McLaren-Honda: positiva quella del team battente bandiera indiana, oltre ogni aspettativa (ma riusciranno, nonostante le difficoltà economico-organizzative, a ripetersi nel 2017?), negativa e “brutta a vedersi” (e soprattutto “triste” per il suo alfiere Fernando Alonso, per questo sempre più “disinnamorato” dell’attuale Formula Uno”) quella del team anglo-giapponese, a cui forse l’abolizione del “sistema a gettoni” nello sviluppo delle Power Unit potrà fornire una “boccata d’aria fresca” fondamentale per mettersi quantomeno in pari con le prestazioni dei migliori.
Bene il “rookie” Team Haas,
che al suo primo anno ha portato a casa quei punti fondamentali per la sua crescita tecnica.
In chiusura, un doveroso omaggio ai due piloti oggi all’ultima gara in carriera in Formula Uno: Jenson Button e Felipe Massa. Iridato il primo, “quasi” il secondo, hanno segnato l’epoca recente con i loro “fatti” in pista, nonché con l’estrema signorilità e schiettezza fuori. E anche quest’ultime ci mancheranno tanto.
Mentre scorrono i titoli di coda su questa stagione 2016, vorrei ringraziare a nome di tutta la “banda” di News Effe Uno tutti coloro che, anche solo per cinque minuti, si sono presi la briga di leggerci ed apprezzarci, e ricordo loro che tra pochi giorni sarà già 2017, con i test delle gomme Pirelli “large” per la prossima stagione che vedranno impegnati in contemporanea sulla stessa pista di Yas Marina (il 29 Novembre) i tre top-team.
Noi ci saremo, con rinnovato vigore.
E con la speranza che il prossimo campionato sia combattuto tanto quanto gli ultimi, emozionanti giri, di questo finale di 2016. Magari con tre team (o più) tutti in lotta per le posizioni che contano. Giusto per tornare ad infiammare i cuori di noi appassionati dello “sport più veloce del mondo”.
di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)