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Deborah Rigato si racconta a Wheels&Heels

Fin da piccola nel mondo dei motori, si racconta a Whhels&Heels Deborah Rigato, conosciamola insieme!

Attualmente lavoro per SEAT Motorsport Italia e mi occupo della gestione logistica e del coordinamento della parte motorsport ma anche degli eventi extra l’ambito motorsport ma sempre legati al marchio (come test drive, eventi per flotte o lanci di nuovi modelli).

Diciamo che sono cresciuta principalmente nel paddock di Monza dove ho iniziato ad appassionarmi di macchine da corsa e dove ho iniziato a respirare l’atmosfera di un weekend di gara. Di sicuro il fatto di vivere a pochi passi dal Parco di Monza e dal Circuito ha influito su questa mia passione. Pian piano ho iniziato a girare un po’ le piste, sia per amicizie instaurate nel paddock sia per aiutare mio papà, e da lì ha iniziato a crescere in me l’intenzione e il sogno di lavorare nel motorsport “da grande”.

Guardando la F1 in televisione vedevo queste ragazze che indicavano ai piloti dove andare, cosa fare, insomma li gestivano e ha iniziato a ronzarmi in testa la domanda “potrei un giorno farlo anche io?” . Aggiungi che dalle scuole superiori che studio lingue straniere per cui si è radicata in me questa idea. La fotografia mio padre non ha mail spinto troppo perché io seguissi la sua professione, mi ha lasciato sempre libera di seguire la mia strada.

Hai ragione, le prime gare che mi hanno fatto appassionare al motorsport erano ruote scoperte, i cosiddetti formulini, poi girando i vari paddock mi sono avvicinata alle vetture GT. Da quando ho iniziato a lavorare nel settore ho sempre avuto a che fare con quest’ultimo tipo di vetture. Delle moto mi piace la bagarre che si danno in pista durante le gare, mi piacerebbe magari in un futuro lavorare anche per una squadra di motociclismo, vedremo…

Il motorsport anche nelle realtà più piccole vede ancora la presenza delle donne come  non adatta al tipo di ambiente, per loro le donne nelle corse dovrebbero fare le grid girls o le hostess. Lo scorso anno durante un weekend di gara ho visto nei box di un team una Donna che coordinava la squadra di lavoro e i piloti e veniva ascoltata con rispetto e attenzione, non faccio nomi per privacy ma è come lei che vorrei diventare. Conflitti non no ho mai avuti per fortuna, mi piace fare gioco di squadra e sono la prima che si mette in gioco quando bisogna aiutarsi, ho scelto il motorsport perché dopo anni di scuola con sole donne avevo bisogno di cambiare.

Non mi è mai pesato far conciliare le due “vite”, mia mamma è abituata a vedere mio padre viaggiare in trasferta per lavoro e per fortuna il mio ragazzo lavora nel mio stesso settore per cui non ci sono problemi. Certo con alcune amicizie è difficile far capire che non tutti i fin settimana sono a casa e che il mio lavoro prevede delle trasferte di 2 o più giorni, per fortune quelle importanti si mantengono nel tempo e a volte vengono a trovarmi in pista.

Di sicuro avere la possibilità di lavorare in un settore che mi piace è già una vittoria, un sogno sicuramente è acquisire la capacità di gestire e coordinare una squadra di lavoro come vidi fare a quella Donna nel 2017.

Penso che bisogna smettere di vedere la donna come un’immagine puramente estetica e riconoscere che anche loro possono fare la differenza soprattutto in un ambiente maschile come il motorsport.

“Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E Immediatamente riesci a correre un po’ più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all’esperienza. Puoi volare molto in alto.”
(Ayrton Senna)

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