Per i meccanici della rossa si prospetta una notte molto lunga e straziante in quanto i risultati portati in pista non sono di certo quelle sperati e aspettati.

Allarme Ferrari: le gomme non reggono! – Sarà un vero calvario cercare di far funzionare al meglio la monoposto questo fine settimana e ai meccanici non verranno fatti sconti. Già oggi si è cercato di modificare l’assetto della vettura per migliorarne la velocità in pista, ma a quanto pare i tentativi sono stati fino ad ora vani. La SF90 infatti brilla, con Leclerc, nel primo e secondo settore; tuttavia non di certo nel terzo dove i piloti non riescono a far raffreddare le gomme, che si surriscaldano, provocando perdita di controllo della vettura ed un intertempo non di certo ottimale. Basti pensare che passa quasi mezzo secondo tra il migliore tempo di Hamilton nel T3 e quello di Leclerc, con un leggero miglioramento da parte del quattro volte campione del mondo. Non è però di certo una novità: già negli anni passati la “rossa” e il “T3 di Abu Dhabi” non andavano perfettamente d’accordo. Ciò mostra ancora una volta che la Ferrari è si migliorata con il famoso pacchetto aerodinamico di Singapore, ma non abbastanza a quanto pare: la Mercedes si è infatti dimostrata superiore in termini di gestione gomme e finestra di temperatura di queste ultime. Probabilmente considerata la conformazione del tracciato e la velocità in rettilineo delle rosse, se queste ultime partissero dalla prima fila sarebbe difficile, ammesso errori, scalzarle; tuttavia per quanto visto oggi ciò sembra alquanto improbabile.



“Il terzo settore è piuttosto difficile per noi – ha confermato Leclerc- perché si surriscalda il posteriore, e soprattutto alla curva 19 se si va un po’ larghi si perde il grip, così sono stato colto di sorpresa”. Riferendosi al piccolo incidente che ha avuto in curva 19 perdendo il controllo della monoposto ed andando a sbattere contro le barriere.

“Sì, è stata una sorpresa – ha spiegato Vettel – non mi aspettavo di perdere la monoposto. Sapevo che entrando in curva avrei dovuto gestire il posteriore che non funzionava nel modo migliore, ma in generale è stata una dinamica sfortunata, anche se poi i danni sono stati minori di quanto credessi”

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