L’umore in casa Red Bull non è dei migliori dopo le qualifiche di Montecarlo. Max Verstappen non è andato oltre la sesta posizione, la peggiore da Singapore 2023, quando l’olandese si qualificò undicesimo, e sul finale del Q3 un contatto con il muro gli ha impedito di migliorarsi mentre si trovava al terzo posto.
Il tre volte campione del mondo ha spiegato ai microfoni dei giornalisti le sensazioni provate con la sua RB20, affermando come si sentisse alla guida di un “go-kart”.
“Abbiamo provato tante cose sulla vettura, ma niente è riuscito a migliorarla, quindi non c’è molto da fare”, ha dichiarato l’olandese ai media, tra cui RacingNews365.com.
“Ad esempio nel secondo settore, soffrivamo molto perché non potevamo toccare i cordoli, altrimenti la monoposto si sarebbe scomposta troppo e avremmo perso tempo sul giro. Siamo andati più morbidi, più rigidi, ma la macchina sembrava un go-kart. È come se stessi correndo senza sospensioni, la vettura saltava ovunque”.
Verstappen ha poi ammesso come questo problema fosse lo stesso del 2022, e come la debolezza fosse nascosta dalla competitività della vettura: “Non è una novità, abbiamo lo stesso problema dal 2022, ma i difetti erano mascherati dal fatto che i guadagni provenissero da curve in cui i cordoli non rappresentavano un problema”.
“Ma con gli avversari che si sono avvicinati, quando non si migliorano i punti deboli, è normale rimanere scoperti come successo questo fine settimana”, ha ammesso Verstappen.
Max ha comunque voluto guardare il bicchiere mezzo pieno, affermando come la Red Bull perdesse rispetto alla concorrenza soprattutto nelle curve di bassa velocità, come il Loews e il Mirabeau, mentre ha mostrato un passo invidiabile nel primo settore, dove sono presenti curve ad alta velocità, specialmente nella salita della Sainte Devote per arrivare al Casinò.
“La macchina è letteralmente sul filo del rasoio, ma mi sentivo abbastanza a mio agio nel tratto di media e alta velocità, la vettura era tutto sommato veloce”, ha concluso l’olandese.