Dopo il Gran Premio del Brasile la FIA ha fatto sapere di aver sequestrato alcuni sistemi di alimentazione da alcune monoposto (tra cui Ferrari) per verificarne la regolarità, fino a ieri nel paddock si è pensato che questa manovra della Federazione sia stata dovuta alle accuse rivolte alla Ferrari, ma in realtà…

Dopo le accuse di Mercedes e Red Bull alla Ferrari, la FIA ha risposto con due direttive tecniche che mettevano luce nell’area grigia del regolamento che parla della gestione del carburante, durante il weekend del GP del Brasile però la Federazione ha deciso di mandarne una terza, la quale obbligherà ai team (solo nel 2020) a montare un secondo flussometro nelle loro Power Unit, il quale permetterà di monitorare l’utilizzo del carburante.

FIA Ferrari power unit

Il sito tedesco RTL fa sapere che tra le vetture coinvolte nel sequestro di componenti dalla FIA non ci sia solo la Ferrari ma anche una Haas (motorizzata Ferrari) e una Red Bull (motorizzata Honda) e inoltre, sempre ad RTL un rappresentante FIA ha dichiarato che questa confisca sia stata solo un controllo di routine.

Curioso però che queste direttive siano arrivate ai team proprio dopo le accuse alla Ferrari, la quale vanta la Power Unit più potente della griglia.

Dopo la vittoria di Max Verstappen sulla sua Red Bull in Brasile e il secondo posto di Pierre Gasly sulla Toro Rosso motorizzata Honda, possiamo dire che la casa motoristica giapponese ha fatto un ulteriore step in avanti, che abbiano scoperto il segreto della velocità Ferrari?

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