La Ferrari nelle qualifiche del Gp dell’Arabia Saudita con le novità portate a Jeddah migliora, e con il grande giro di Charles Leclerc  sfiora la pole, ma la Red Bull si conferma di un altro pianeta.

Sorpresa nelle qualifiche del Gp dell’Arabia Saudita, dove il grande favorito Max Verstappen per un problema tecnico sulla sua RB19, è stato costretto a terminare la sessione nella Q2. Ad approfittare dell’assenza del compagno di squadra è Sergio Perez, che ha colto la seconda pole position consecutiva a Jeddah, e come l’anno scorso partirà davanti a tutti. Bicchiere mezzo pieno in casa Ferrari, Charles Leclerc che con il suo solito giro al limite ha sfiorato la pole, venendo battuto da Perez di soltanto un decimo. Invece prove ufficiali difficili per Carlos Sainz, che ha pagato il dover utilizzare nella Q2 il secondo treno di gomme soft, e il traffico nel secondo tentativo. Ottime qualifiche per Fernando Alonso che ha piazzato l’Aston Martin in terza posizione e domani scatterà dalla prima fila, e George Russell il quale ha rifilato mezzo secondo ad un deludente Lewis Hamilton soltanto ottavo.

La Ferrari dimostra già dal primo settore, quanto sia migliorata aumentando il carico aerodinamico rispetto al Bahrain. Infatti la SF-23 che grazie alle nuove ali e le modifiche al fondo è sullo stesso livello della RB19 e della AMR23 nel T1, con Leclerc che sfruttando una macchina tornata sui livelli della F1-75 nel guidato, fa segnare lo stesso intermedio di Perez e Alonso. Parte forte anche Russell, mentre subito in ritardo Sainz e Hamilton che perdono tre decimi dai compagni di squadra.

Stesso discorso nella parte centrale, dove la Ferrari conferma i passi in avanti con Leclerc, che fa segnare le stesse velocità in curva di Perez e Alonso. Buon T2 anche per Sainz che è più veloce di 61 millesimi di Russell e accusa soltanto un decimo da Leclerc, sempre più lento del comagno di box Hamilton, che prende altri due decimi.

La pole si decide nel T3, e a fare la differenza è come l’anno scorso l’efficienza aerodinamica. La Red Bull si riprende il primato nei rettilinei, con un vantaggio di 5 km/h nei confronti della Ferrari, ed 11 dell’Aston Martin. La forza della RB19 sul dritto permette a Perez di rifilare quasi un decimo a Leclerc, e due a Sainz che è il suo miglior settore. Invece la Ferrari ha perso la pole per essere scesa in pista con una macchina nonostante Jeddah sia una pista veloce con più carico aerodinamico della Red Bull, che non l’ha fatta volare in rettilineo come a Sakhir. Perde contatto anche Alonso con la AMR23 confermando che il suo principale difetto è proprio sul diritto, ed è più lento anche delle due Mercedes.

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