Le Mercedes sembrano imprendibili con Lewis che stabilisce il nuovo record della pista. Male Vettel e Raikkonen ad oltre mezzo secondo

Ormai sembra non esserci più storia. La Mercedes è tornata ad essere nettamente la macchina da battere e la Ferrari è caduta in un’inspiegabile involuzione che l’ha fatta precipitare dal ruolo di prima forza a quella di sfidante senza speranze, almeno per quello che si è visto nelle prove libere del GP di Russia. Sulla pista di Sochi le frecce d’argento hanno piazzato un’altra secca doppietta nel turno che precede le qualifiche, le quali sembrano mai come oggi scontate dal punto di vista del risultato. Lewis Hamilton è primo come al solito, stampando anche il record della pista in 1’33”067 calzando la mescola HyperSoft. Anche su una pista a lui favorevole, non sembra esserci speranza per Valtteri Bottas che accusa oltre due decimi di ritardo ma che comunque completa l’1-2 del team di Brackley.

Ad inseguire ( ma molto da lontano) ci sono le due Ferrari. La SF71-H è in grave difficoltà con l’assetto e nell’uso delle gomme, specialmente nell’ultimo settore della pista. Il primo tratto infatti ha visto Sebastian Vettel ottenere il miglior tempo ed anche nel secondo la rossa è apparsa al livello delle W09. Nel terzo invece, dove ci sono tutte curve a 90°, il tedesco e Raikkonen faticano a tenere in strada la macchina perdendo moltissimo dai due alfieri Mercedes. Il risultato è che le Ferrari sono entrambe staccate di sei decimi da Hamilton, assolutamente troppo per puntare alla pole soprattutto quando hai 40 punti di ritardo nel mondiale. La cosa inspiegabile resta la pazzesca ascesa della freccia d’argento che da Singapore sembra essere nettamente la macchina migliore, mentre la rossa fatica tantissimo con le copertura più soffici.

Poco indicativo il turno delle Red Bull, che inseguono con Verstappen davanti a Ricciardo ma che non faranno la qualifica vista la penalità che li costringerà a scattare dal fondo della griglia. Strepitoso il settimo tempo di Charles Leclerc, che grazie all’assenza dei bibitari in qualifica potrà ambire addirittura alla terza fila. Dietro alla sua Alfa Romeo Sauber le Force India di Ocon e Perez tra le quali si è infilato Magnussen con la Haas, che ha fatto segnare il nono tempo.

Ad aprire la seconda parte dello schieramento un’altra vettura in grossa difficoltà in questo inizio di week-end, ovvero la Renault di Carlos Sainz che soffre molto il lunghissimo rettilineo dove sigla delle velocità di punta non certo esaltanti. Dietro allo spagnolo la Toro Rosso-Honda di Gasly, Grosjean ed Hulkenberg. Quindicesimo Ericsson, ancora una volta bastonato dal compagno di squadra che gli rifila quasi un secondo. In chiusura, Brendon Hartley tiene dietro le Williams di Sirotkin e Stroll e le due Mclaren tristemente in ultima fila. Una volta tanto Vandoorne è riuscito a mettersi alle spalle Fernando Alonso, che è addirittura in ventesima ed ultima posizione.

Alle 14 le qualifiche.

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