La Red Bull di Verstappen si riconferma leader della classifica al termine della seconda sessione di prove libere, posizionandosi davanti alla Mercedes di Bottas e al compagno di squadra Ricciardo. Quarta e quinta piazza per le Ferrari di Raikkonen e Vettel, che mantengono un assetto molto carico.

Max Verstappen chiude ancora al comando della classifica, grazie ad un tempo di 1:43.362: l’olandese conferma così le buone qualità raggiunte dalla RB13, anche se tuttavia non detiene il record di velocità sul lungo rettilineo di 2.2 km. A pochi minuti dal termine della sessione, il pilota ha sofferto della perdita d’aderenza sulla sua monoposto, uscendo e sbattendo nella via di fuga di curva 1: inutili i tentativi per evitare l’impatto.

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Dietro di lui si è imposto Valtteri Bottas ad un decimo di distacco: il finlandese è stato l’unico pilota in grado di avvicinare Verstappen, anche se la prestazione Mercedes rimane per ora incomprensibile. Irrilevante il tempo fatto segnare da Lewis Hamilton, decimo con gomme Soft. In terza posizione Daniel Ricciardo, che a poco più di 10 millesimi dalla Mercedes di Bottas dimostra anch’egli l’equilibrio della monoposto di Milton Keynes. Eloquente l’espressione in diretta mondiale del team principal Mercedes Wolff: in effetti non può ritenersi soddisfatto dell’inizio di weekend della squadra.

La caratteristica del tracciato di Baku sono i grandi palazzi attorno ai quali si sviluppa, che alternano zone affacciate al sole ad altre invece completamente oscurate: questo influisce sulla temperatura dell’asfalto e sul rendimento degli pneumatici e costringe i piloti ad un grande controllo nelle frenate più impegnative, soprattutto in curva otto. Per questo motivo, anche nella seconda sessione di libere sono state esposte numerose bandiere gialle per gli allunghi in frenata, concessi dalle generose vie di fuga della pista e inducendo a situazioni di pericolo, come occorso in curva otto dove sia Vettel che Massa si sono trovati imbottigliati nello stesso momento.

Le due Ferrari hanno aperto la sessione con un programma preciso: si sono lanciate entrambe in una serie di giri veloci utilizzando mescola Super Soft, per poi terminare in una serie di long run su mescola Soft. La SF70-H è l’unica monoposto in pista a mantenere un assetto molto carico, a differenza di quanto fatto dalle altre squadre. Bene per Kimi, che rispetto alla mattinata ha migliorato la prestazione personale della pista; non altrettanto per Sebastian, protagonista di numerosi errori in frenata. Tuttavia le top speed di entrambi i piloti hanno fatto presagire come la squadra del cavallino abbia fatto girare entrambe le monoposto con unità longeve, che hanno già percorso chilometri. Attesa la nuova specifica di power unit per la giornata di domani.

In sesta posizione troviamo la Williams di Stroll, che ha dimostrato di sapersi destreggiare agevolmente per le strette vie della cittadina, sebbene dall’inizio di questa stagione sia stato al centro delle critiche per le numerose uscite di pista. La sua monoposto si posiziona seconda nella classifica delle top speed, con la velocità di 344 km/h. Subito dopo di lui Sergio Perez con la Force India #11: lo strabiliante lavoro dei meccanici ha permesso al pilota messicano di partecipare alla sessione, il quale ha però rischiato ancora di finire contro le barriere di curva otto. Chiudono la top ten la STR13 di Daniel Kvyat, anche lui spesso rasente i muretti del tracciato cittadino e la Force India del francese Ocon.

A metà sessione la direzione gara ha dovuto esporre bandiera rossa ed interrompere il traffico a causa di un tamponamento del muretto da parte di Jolyon Palmer, lungo in frenata in curva otto forse per un errore di valutazione.

Ritornano le difficoltà per la McLaren di Fernando Alonso, visibilmente deluso dal ritiro a mezz’ora dal termine della sessione: la sua MCL32 nel retro vettura ha sprigionato una scia di fumo, con il propulsore Honda che ha subito un repentino calo di giri. Nonostante questo, lo spagnolo ha fatto segnare il 12° tempo assoluto della giornata. Indietro nella graduatoria Renault e Sauber, la quale non ha ancora reso noto il nome del nuovo team principal della squadra.

Ultima nella classifica generale la Haas di Romain Grosjean, che ha accusato i soliti problemi in frenata qui accentuati dai lunghi rettilinei, interrotti repentinamente da curve a 90°.

Fonte: F1 official twitter account.

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