Quanto sta accadendo a Sergio Marchionne potrebbe influire sulle decisioni della Scuderia di Maranello

Sono ore molto concitate in casa Ferrari: da una parte c’è trepidazione per la splendida pole Vettel ottenuta ieri da Vettel, che il tedesco vorrebbe trasformare in vittoria ( pioggia permettendo) quest’oggi di fronte al pubblico di casa. Lontano dai circuiti di gara il presidente della Ferrari Sergio Marchionne sta invece lottando per la vita dopo il peggioramento delle sue condizioni, così come annunciato ieri nel comunicato di John Elkann.

Il grande merito di Marchionne è stato quello di riorganizzare totalmente la gestione sportiva del Cavallino, puntando sull’organizzazione orizzantale basata su una squadra tutta italiana: Arrivabene come team principal, Binotto promosso a direttore tecnico, Cardile responsabile dell’aerodinamica e così via. Ora, come ogni anno, si torna a parlare dei piloti e dei rinnovi di contratto. Come è già noto da Spa 2017, Vettel ha un contratto fino al 2020 dunque lui è blindato a Maranello. Il tira e molla riguarda ancora una volta Kimi Raikkonen, la cui sostituzione con Charles Leclerc pareva certa sino a pochi giorni fa.

Era proprio di Marchionne la volontà di portare il monegasco in rosso il prima possibile e dato che ora non può occuparsi più delle questioni lavorative, a Maranello stanno riflettendo se far crescere Leclerc un altro anno confermando dunque Kimi. Molto probabilmente hanno avuto il loro peso anche le parole di Vettel, leader indiscusso del team: ” Kimi è un ottimo compagno di squadra e non vedo perchè ci sarebbe bisogno di cambiarlo”. Che Seb abbia paura di Leclerc e che spinga proprio per questo motivo a confermare Raikkonen? Chi lo sa, non ci resta che aspettare nella speranza che Marchionne possa tornare in fretta al meglio per avere voci in capitolo sulla questione.

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