Quattro sfide, quelle sinora disputatesi nel Campionato dell’orbe terracqueo di Formula 1 questa stagione, quattro abbandoni per il soldato Alonso, pluridecorato condottiero in pista, con 2 allori iridati nella bisaccia, e ancora tanta, tantissima voglia di lottare, di combattere sulle praterie d’asfalto della massima categoria del motore. Disarcionato, appiedato ad ogni piè sospinto dal proprio destriero bolso, in rottura continua da 3 stagioni a questa parte; un guerriero, triste, deluso, ma con un’infinita voglia di lottare, di combattere, di tornare a sorridere, il prode asturiano delle 4 ruote con 7 lustri all’anagrafe non vuole darsi per vinto.

Il suo attuale consigliere, messer Zak Brown, ha voluto risollevare l’animo del nostro eroe, proponendo a Don Fernando il tentativo di realizzare uno dei suoi sogni, la conquista della triplice corona, ovvero far proprie le campali disfide di Montecarlo in F1 (già vinta in passato e quindi archiviata e sacrificata sull’altare dell’obiettivo finale), la 24 Ore di Le Mans oltralpe nel certamen di durata, e la mitica 500 Miglia di Indianapolis negli Stati Uniti, immersa nelle verdeggianti pianure della terra dei nativi americani, l’Indiana.

28 maggio dell’anno del signore 2017 l’appuntamento per inanellare se possibile, è proprio il caso di dire già che si correrà sull’ovale americano più famoso dell’automobilismo sportivo planetario, il secondo tassello di questa avventura: l’assalto al trono della Triplice che sinora nella storia ha visto assurgervi il solo Graham Hill.

Il nostro in questi giorni ha raggiunto gli States per saggiare le abilità e la potenza sue e della cavalleria messagli a disposizione dai paisà Andretti e dalla sua scuderia, e foraggiatrice, Honda. La buona Honda.

E il prode Fernando ha sfoderato istantanee capacita’ di adattamento, destrezza e abilita’ nel catino IMSA ove tuttavia ha solo testato quanto lo aspetta a fine mese nella edizione  numero 101 della storica disfida a stelle e strisce. Ma il buon Alonso crediamo possa farsi valere, puntando a qualcosa di eclatante, nel tentativo di avvicinarsi al agognato trono motoristico.

Intanto si avvicina la prima battaglia in Europa, quella vera, e proprio sul suolo patrio del nostro eroe, la penisola Iberica, Barcellona, già teatro delle manovre di inizio stagione per il circus della Formula 1; un’ardua lotta sul campo, in pista, lo attende, ove le germaniche Sturmtruppen argentate stanno lottando alettoni tra i denti contro le lanciatissime italiche freccie rosso-tricolori da Maranello, mentre le falangi austrobritanniche a spinta francese Redbull stentano, e non hanno ancora dispiegato le ali…

Vedremo quindi se il soldato Alonso riuscirà finalmente, in sella al proprio destriero McLaren Honda, a portare a termine almeno con onore il primo GP dell’anno, a far trottare la cavalleria che le scuderie nipponiche gli hanno messo a disposizione, e se l’armatura made in Woking reggerà nel confronto con i “nemici”.

Mission Impossible?

Alessandro Sala

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