È necessario svolgere qualche ragionamento per chiarire la situazione. Con il nuovo regolamento cambieranno molti componenti sulle vetture, ma prima di giungere a conclusioni affrettate sarebbe utile capire come l’aria avvolgerà la macchina durante la corsa.

Una delle aree chiave sarà la porzione di spazio attorno allo pneumatico anteriore.

Le ali saranno più semplici e non saranno munite dei deviatori capaci di spingere l’aria verso l’esterno. In prima analisi, quindi, potrebbe venire meno l’allargamento laterale della corrente.

Da una vista superiore, le traiettorie fluide non svolgerebbero più alcuna deviazione verso l’esterno, scavalcando lo pneumatico dal lato superiore.

 

Del resto, non si dimentichi che, secondo quanto dettato dal regolamento, le ali avrebbero maggiori estensioni e questo varrebbe sia per la lunghezza delle stesse che per la loro incidenza.

Ali più estese e più inarcate, devierebbero il flusso verso l’alto lungo l’intera sezione frontale della vettura, senza lasciare scoperta una porzione delle ruote sterzanti:

 

 

La necessità di deviare i flussi verso l’esterno, conseguentemente, nonostante sia una pratica utile ai fini della resistenza, diminuirebbe. Tutta la corrente fluida, come detto e come mostrato nelle immagini precedenti, eviterebbe già lo pneumatico e lo farebbe passando dal lato superiore. Vero: ciò aumenterebbe la resistenza aerodinamica, vista la maggiore forzatura sull’aria che deve circondare un corpo tozzo e poco aerodinamico come la ruota sterzante, ma in definitiva ciò accrescerebbe anche la deportanza.

Ecco perché, sin dalla fine del campionato 2018, crediamo che il carico verticale sulle ruote anteriori non sarà compromesso.

Cambierà invece l’andamento della corrente appena dietro alle ruote sterzanti, dove una maggiore vorticità potrebbe prendere luogo.

Questo accadrebbe vista la necessità delle molecole d’aria di riempire l’area di depressione appena dietro all’elemento in questione: i vortici si instaurerebbero grazie a due flussi tra di loro separati, ovvero, la corrente esterna che non viene interessata dall’alettone e che scorre sul fianco della ruota e la corrente che viene proiettata verso l’alto dall’ala.

 

 

 

Alle due immagini precedenti verrebbe accostato il seguente fatto: il flusso che scorre nello spazio tra le due ruote sterzanti non viene interessato da importanti modifiche e/o stravolgimenti. Verrà condizionato dalle forze in gioco già presenti e conosciute durante l’anno 2018 visto che in tale zona, se non per una piccola modifica ai barge boards, non ci saranno cambiamenti da regolamento. le estremità interne delle ali, le dimensioni del muso, l’altezza da terra: tutti valori ancora intatti e costanti rispetto alla passata stagione.

 

 

Questo fatto porta ad affermare che, essendo la corrente che scorre tra le due ruote sterzanti quella più interessata e coinvolta per il fondo piatto, il funzionamento di questo elemento non varierebbe più di tanto. Potrebbero essere visibili leggere modifiche, ma non è pensabile che assetti rake, inclinazioni dei diffusori, estensioni del fondo piatto o chissà cos’altro possano cambiare completamente nelle geometrie.

Un aspetto, invece, cambierà tanto e interesserà gli stabilizzatori sui lati delle prese d’aria.

 

 

Infatti, come si può constatare, il flusso verrà abbondantemente guastato dallo pneumatico anteriore, il quale genererà una forte vorticità sul suo lato posteriore (immagini ad inizio articolo). Gli stabilizzatori laterali alle prese d’aria, indicati nella figura precedente con un riquadro giallo, al contrario di quanto previsto nel 2018, non dovranno più mantenere aderente il flusso in arrivo dal lato interno, ma correggere e reindirizzare le turbolenze in arrivo dall’esterno delle ruote sterzanti.

I componenti in analisi cambieranno in estensione, posizione e incidenze. Probabilmente anche in quanto numero di soffiaggi, saranno visibili sorprese. Questa sarà un’appendice ampiamente rivisitata nella prossima stagione e potrebbe essere uno dei molti aghi della bilancia per creare un buon bilanciamento della corrente fluida attorno a tutto il retro treno.

Infatti, lo scopo principale di queste particolari alette, rimarrà quello di spingere ancora tutta la corrente verso l’alettone posteriore e il diffusore. In conclusione, nel 2019 la turbolenza attorno alle pance delle auto arriverà da un lato diverso. Ecco perché saranno queste le aree più interessate dai prossimi sviluppi sulle monoposto.

Per il fondo piatto e per l’angolo rake, è prevedibile infine una certa continuità rispetto al 2018.

a presto con ulteriori aggiornamenti dal nuovo regolamento,

dall’ing. Alberto Aimar

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