Bentornati al nostro consueto appuntamento radiofonico, questa volta in quel di Sochi, dove l’obiettivo è quello di stravolgere le statistiche e stoppare il dominio Mercedes.

Mercedes che ha sempre vinto, guidato il gruppo in ogni giro in gara, segnato pole position e giri veloci da quando le monoposto più veloci del mondo si aggirano tra le strutture olimpiche russe.
Se la Mercedes ha dovuto aspettare fino all’ultimo giro del GP per controllare che le proprie statistiche fossero rimaste inalterate, c’è chi invece non ha dovuto aspettare poi molto: probabilmente anche in Giappone ci sarà qualche modo di dire come “Non c’è mai fine al peggio”, ma in ogni caso, in casa Honda sanno benissimo che peggio di così, per loro, non può andare.
O forse si. Pensavano di spegnere l’irruenza di Fernando Alonso mandandolo a sfogarsi in Indy, e magari sarebbe stato un po’ più gentile durante i team radio; la Honda, però non ha fatto bene i conti con l’asturiano che, pur di non lasciare la Honda senza “messaggi carini” da parte sua al GP di Monaco, ha già cominciato ad addestrare il suo team mate, Stoffel Vandoorne. E i frutti dei buoni insegnamenti di Fernando cominciano già a farsi sentire nelle prove libere..
Vandoorne: “E’ incredibile. La Force India che mi ha appena sorpassato, era di molto dietro di me…”
Certo, i team radio di Stoffel sono ancora molto light, ma siamo sicuri che Fernando riuscirà a fare un buon lavoro fino al GP di Monaco!
In Formula 1, inoltre, sembra che i piloti di nome Nico riescano a lasciare un segno indelebile nel cuore di appassionati, addetti ai lavori e… ingegneri di pista!
Toni Ross aveva già fatto capire a tutti quanto il neocampione del mondo Nico Rosberg gli manchi, rivolgendosi a Bottas chiamandolo Nico, ma non è l’unico a mostrare la propria “fedeltà” ai Nico del paddock.
Sergey Sirotkin ha disputato la prima sessione di prove libere al posto di Nico Hulkenberg, guidando la sua RS17. Sirotkin ha potuto gustare, però, pochissimi giri, 2 per la precisione, a bordo della “teiera” gialla, pur tentando di riavviare la MGU-K Renault.
Sirotikin: “Sono fuori, curva 1.”
“Ok, proviamo a riavviare la MGU-K, aspetta.”
“Ok, Nic- Sergey. Premi i freni, tira la frizione e premi il tasto di overtaking, riesci a far ripartire la macchina?”
Sirotkin:”Dice falso…”

Sirotkin:”I commissari di pista stanno venendo per rimuovere la monoposto.”
“Si, ti vedo, ti stanno inquadrando. Prova adesso Nic- Sergey. Vedi se riesci a selezionare la retromarcia. Ok, spegni la macchina, scusa Sergey.”

Credits: F1 Official Twitter Account

Non è solo il suo ingegnere, ma sembra che alla stessa RS17 manchi il suo vero proprietario, tanto da rifiutarsi di ripartire per il pilota russo di GP2.
Ma più che dei team radio romantici nei confronti di tutti i Nico del paddock, ciò che più ci ha appassionato, a Sochi, è la seconda serie della storia infinita, quella tra la Haas e i fornitori di freni di tutto il mondo.
Protagonista assoluto, anche nel seguito della stagione 2016, è il nostro Romain Grosjean.
Il neoeletto direttore del GPDA (la Gran Prix Driver Assosiation), ha avuto tanto da dire in tutte le sessioni.
Nelle FP1 lamenta dei problemi al posteriore, dovuti a del nastro adesivo dimenticato dai meccanici Haas.
Ancora problemi, poi, quando si lamenta che “l’intera monoposto non fa ciò che dovrebbe”, fino al momento della competizione con l’altro lato del box.
Se Magnussen fa ciò che può per adattarsi ai nuovi freni, Romain continua imperterrito nella sua battaglia in radio.
Grosjean:”Non ho nulla. La perdo completamente in curva tre e quattro. E poi entro nell’ultimo settore e ho tutto il sottosterzo del mondo. Che diavolo succede?”
E ancora, Romain cerca di venire a capo del problema, con scarsi risultati.
Grosjean:”Ok, ragazzi, la situazione è questa: il pedale del freno è molto lungo. Non ho efficienza sulla frenata, e appena cerco di attaccare un po’ in curva, non ho esitazioni all’inizio, ma poi perdo completamente il posteriore alla fine della zona di frenata. Non so cosa stia succedendo. Non lo so, ma il pedale è così leggero che quando freno non succede niente.”
Il nostro Romain parla, parla tanto, e la seconda serie, ormai delle dimensioni dell’Iliade, della storia di amore-odio tra la Haas e i freni sembra non riuscire a vedere una fine.
Grosjean:”Non so cosa dire. Davvero. La pressione delle gomme è ok? È tutto ok? Ditemi cosa posso fare ora, perché in questo momento non lo so. Sono stato bloccato in curva 13 e.. La macchina non è più la stessa.”

La qualifica termina in fretta, per il nostro eroe, così come, purtroppo, la gara, dopo lo scontro con Palmer (ormai erede del nostro amato Pastor Maldonado). Il tempo di combattere contro le forze oscure dei freni di tutto il mondo, per ora, è finito, ma qualcosa ci dice che le avventure del nostro Romain non sono finite qui.
Ma veniamo alla nostra consueta Hit Parade, questa volta tematica:
La terza posizione va alle urla di gioia, quella della prima pole position in stagione per la Ferrari, e quella della prima vittoria di Valtteri Bottas.
Vettel:”Bottas è dietro, P3, Kimi P2. Si, l’hai presa! Così si fa, un ‘Giro alla Sebastian Vettel’!”
Vettel:”Wooo-hoo! Sii! Grazie ragazzi!”

“Siii! Fantastico, complimenti!”
Bottas:”Ah ah! Maledetto me, mi ci è voluto un po’. Più di 80 gare.”
“Ci è voluto più di un po’, ma complimenti! Pressione immensa.”
Bottas:”Ne è valsa la pena. Al team e in factory, grazie per averlo reso possibile. E grazie alla mia famiglia. È difficile dire di più.”

Secondo posto, invece, per i nostri finlandesi, i nostri due Ice Man, entrambi meritevoli di questa posizione.
L’Ice Man per eccellenza, Kimi Raikkonen, è stato ampiamente criticato durante tutta la stagione, ma sembra che l’assaggio, anche per poco, della pole position, lo abbia risvegliato un po’.
“Hamilton è in P4, quindi P2 Kimi.”
Raikkonen:”Si, ma non so, è difficile spiegare perché non abbiamo potuto fare meglio. Ne riparleremo dopo, ma questa situazione deve finire.”

L’altro finalndese, invece, sembra aver capito l’importanza di Kimi Raikkonen per il motorsport e, per non farci sentire troppo la mancanza di Kimi, quando arriverà il momento del suo ritiro, si sta già un po’ trasformando in un vero Ice Man per eccellenza.
Bottas:”Negli ultimi giri voglio meno chiacchiere.”

Credits: F1 Official Twitter Account

Ah, come non ricordarci dell’iconico “Leave me alone, I know what I’m doin!”.

La prima posizione va a colui che ha fatto strage di premi, in questo weekend, e che sopratutto è salito finalmente su un podio con dello champagne vero.
Ma il team radio per eccellenza di Radio Sochi, è questo:
“Siamo 9.5 secondi dietro Bottas e 8 decimi più veloci sul giro.”
Raikkonen:”Che vuol dire, siamo dietro Bottas?”
“Confermo, siamo dietro Bottas.”
Raikkonen:”Come siamo finiti dietro di lui?”
“Stava guidando la gara, Kimi.”
Raikkonen:”Ah, ok, pensavo fossero da un altra parte.”
O lo era Kimi, durante la gara. O forse, sono stati i postumi della vodka russa. Cosa ci nascondi dietro quel sorrisetto, Kimi?

E dopo la nostra Hit Parade, ancora una volta, assegniamo il nostro speciale “Premio Honestly: what are we doin here?”. Colui che riceve il premio è il nostro Fernando Alonso, nuovamente alle prese con una McLaren Honda che proprio non va, anzi, non parte per niente. Fernando accusa infatti problemi già nel giro di formazione, per parcheggiare poi la sua MCL 32 all’entrata della pit lane.
“Prova tre volte Fernando.”
Alonso:”Ho già provato, provaci tu, ora.”

Credits: F1 Official Twitter Account

E’ tutto ciò che l’asturiano dice prima di lanciare i guanti nell’abitacolo e prepararsi a guardare la gara dal box.
Il premio, qui a Sochi, è suo, ma è, in realta, una dedica indiretta nei confronti della casa motoristica nipponica, perche, honestly, Honda, what are you doin here?

E’ tutto da Sochi, ci vediamo a Barcellona, dove, a captare le interferenze radiofoniche, avremo anche tre inviati d’eccezione di newsf1. Continuate a seguirci!

di Marika Laselva

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