Tutto è pronto per l’inizio della stagione 2017 di F1. Quella della rivoluzione tecnica e gestionale che dovrebbe finalmente riportare lo spettacolo, l’azione e un’aurea mitica attorno alla figura del pilota.

Nell’attesa del primo responso della pista a partire da venerdì mattina, appena sbarcati in Australia i principali protagonisti del mondiale si sono dati battaglia a parole, facendo una sorta di bilancio post test invernali e delle previsioni per il futuro.

“La Ferrari è la scuderia più forte al momento”. Ha dovuto ammettere Lewis Hamilton. “Direi che almeno qui a Melbourne sarà lei la favorita per la vittoria. Il passo gara mostrato al Montmelo è stato grandioso. E credo che non abbia ancora tirato fuori il massimo dalla SF70-H.  In secondo luogo aspetto con ansia di vedere cosa porterà la Red Bull in termini di aggiornamenti, dato che a Barcellona si è dimostrata più indietro, almeno rispetto al Cavallino”.

“Per quanto ci riguarda il target è centrare quello che non sono mai riusciti a fare gli altri. Ossia proseguire con il dominio nonostante un cambio regolamentare tanto incisivo”. Ha concluso l’inglese della Mercedes.

“Per ora non sappiamo nulla, dunque sarà interessante capire a che punto siamo”. Ha nicchiato il Rosso Sebastian Vettel.

“Quanto fatto vedere nei test non lo reputo così determinante. Ciò che conta è quanto succederà d’ora in avanti. Nel complesso siamo soddisfatti. Se non altro del chilometraggio coperto e dell’assenza di grossi problemi di affidabilità. La speranza è dunque quella di replicare in corsa”.

“Dalle prove è emerso che siamo a meno di cinque decimi dalla Mercedes”. Ha minimizzato Daniel Ricciardo, rispondendo alle domande su un presunto ritardo di forma della Red Bull. “In Catalogna abbiamo dimostrato di essere piuttosto veloci. Ovviamente riconosciamo che sarà difficile equiparare le Frecce d’Argento in rettilineo, però sono sicuro che il gap risulterà nettamente inferiore rispetto allo scorso campionato”.

In mezzo ai trionfanti e a coloro che puntano al successo è sempre bene concedere spazio anche a chi arranca. In questo caso alle dolenti note di Casa McLaren. Sempre alle prese con guai tecnici e un deprimente motore Honda.

“Non siamo dove vorremmo. Ed è evidente che abbiamo un problema che si chiama power unit”. La sentenza di Fernando Alonso. “Il team di Woking si è sempre battuto per i primi posti, di conseguenza dovrà impegnarsi a reagire e a prendere delle decisioni rapidamente. Da parte mia sono convinto che ad un certo punto della stagione torneremo ad essere competitivi”. Ha terminato con ottimismo l’asturiano.

Di Chiara Rainis

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