La partenza di Singapore, anche se archiviata agonisticamente, continua a generare continui spunti di riflessione e discussione. Sulla rete, sui social si possono trovare opinioni in tutte le possibili sfumature, non di nero e nemmeno di grigio ma di rosso, ovviamente Ferrari. Al di là dei pareri delle varie correnti di pensiero, dagli estremisti, dove la ragione può essere solo da una parte (cavallino o toro che sia) o dei moderati, sostenitori del vecchio detto che “il giusto sta sempre nel mezzo” (ogni riferimento a Verstappen è casuale), il vero elemento di rilievo, evidenziato da Singapore, e’ che la formula uno ha necessità di nutrirsi di questi episodi per rimanere viva e vegeta. Acquisito il fatto che le tifoserie sono notoriamente orientate, in tutti gli sport, a volere sempre la vittoria e mai la sconfitta, si sta dimostrando, anche in questa occasione, che nell’opinione pubblica l’interesse nella formula regina, lo genera “l’episodio eclatante”. Una Ferrari che vincesse tutte le gare con un minuto di distacco provocherebbe con il tempo sicuramente un calo rilevante degli ascolti, così come già evidenziato nel recente passato dalla Mercedes. A sua volta una competizione tra più auto con prestazioni simili potenzialmente dovrebbe accendere lo spettacolo ma per il recente trenino di SPA non è stato proprio così accendendo più che altro la speranza dei tifosi di Maranello e non un interesse a tutto campo per la competizione. Gli eventi di Singapore o di Baku hanno al contrario riempito la rete e i social di articoli e foto, moltiplicando a dismisura la curiosità e il passaparola elevando la F1 nei media quasi al livello del calcio. In questi frangenti gli sponsor vengono attratti dai numeri crescenti delle visualizzazioni, in Liberty Media prendono atto e assecondano e, non ultimi, i tifosi sono felicemente sommersi da informazioni e notizie sul loro sport preferito. Siamo sinceri. Quando succede qualcosa di eclatante la gara risulta globalmente più interessante. Mantiene alto l’audience e crea aspettativa per l’evento successivo. Quando invece una monoposto rimane in testa dal primo all’ultimo giro dimostrando una superiorità evidente ci si accontenta di uno spettacolo spesso mediocre con battaglie “dei poveri” nelle posizioni di rincalzo, alimentando la possibilità allo spettatore medio di cadere nel sonno incipiente, vista l’ora pomeridiana e la giornata festiva. Ho l’impressione che tutto questo sia stato ben recepito dalla nuova governance del Circus che ha sicuramente chiaro l’obiettivo, oltre che di generare profitti, anche e soprattutto di incrementarli. In pratica cosa ci potremmo aspettare che succeda a valle di questi episodi eclatanti? Delle precise direttive da parte di chi governa il Circus per mantenere alto l’interesse dei media e degli appassionati. Per esempio, un rilassamento di alcuni criteri di Safety applicati ultimamente potrebbe starci. In caso di meteo sfavorevole potremmo aspettarci meno rigore nell’applicare sospensioni durante turni di prova o durante la gara. Un intervento meno rigido da parte dei commissari in caso di eventi al limite della regolarità. Sparizione dalla Virtual Safety Car. Apparizione continua della Safety Car, come nelle gare americane. Un ammorbidimento della rigidità troppo metodica degli ultimi tempi insomma. Tra l’altro, visto l’elevato livello di sicurezza intrinseco delle auto odierne, qualche incidente “buono” in più potrebbe essere addirittura gradito. Dico “buono” perché con auto sicure e piste sicure c’è lo si potrebbe sicuramente permettere. Forse potremmo tornare a vedere momenti di agonismo vero e corse incerte e spettacolari fino alla bandiera a scacchi con vincitori che cambiano continuamente e non trovarci a smarcare sul calendario una data in attesa di smarcare quella successiva. In effetti siamo proprio sicuri che “lo spettatore” voglia veramente una monoposto Rossa o Argento monopolizzare il campionato gioendo alla fine delle battaglie per l’ottavo posto o al contrario vorrebbe alzarsi dal divano, a fine gara, soddisfatto dello spettacolo appena rappresentato? Giusto o sbagliato che sia, probabilmente in questo momento storico si stanno allineando i pianeti per la seconda ipotesi. Per la gioia di tanti, quasi tutti. E, me ne vogliano i puristi, personalmente anche mia. Ebbene sì. Mi piacerebbe alzarmi sempre dal divano a fine gara soddisfatto dello spettacolo visto. E se la carambola di Singapore ha aiutato questo processo di cambiamento ben venga anche in futuro, magari però vediamo di alternare le squadre coinvolte. Una verifica la avremo già a Sepang, dove il fattore meteo, gestito in maniera “sapiente” dai manipolatori del Circus, potrebbe darci una conferma che una nuova era più spettacolare della Formula 1 e’ veramente iniziata.

di Carlo Monti

Scrivi

Formula 1 - Notizie F1, News Auto