Ci avviciniamo al quinto round del campionato mondiale di Formula 1 2017, i team sono appena arrivati a Barcellona per il GP di Spagna.

 Il Circuito di Catalunya è lungo 4.6 km, un mix di 16 curve lente e veloci, con le ultime due notoriamente conosciute come le “New Holland” (inserite dal 2007) che procurano una migliore uscita sul traguardo, maggiore velocità in rettilineo e più sfide per i sorpassi (che speriamo ci siano, almeno in Spagna).

Maghi dei sorpassi sono sicuramente i due piloti Red Bull, che hanno dato mostra delle loro gesta in diverse occasioni (Ricciardo già dal 2014, i sorpassi erano il suo punto di forza con una Red Bull che non era al massimo della forma). Ma quest’anno i due bulls devono vedersela con una RB13 definita, nella campagna di lancio, “unlucky for some” (sfortunata per qualcuno, a causa del numero 13). E sfortunata, almeno fino ad ora, sembra esserlo per davvero.

Credits: Red Bull Racing Official Twitter Account

In Australia Verstappen è poco competitivo, segna un quinto posto, mentre il compagno di squadra, al GP di casa, colleziona un incidente in qualifica, rottura al cambio, partenza dai box e un ritiro. In China, la RB13 sembra trovare un po’ di fortuna nei famosi biscottini, con il podio di Verstappen, terzo, e Ricciardo, quarto. Ma la fortuna sembra restare in Cina, perché arrivano altri ritiri: quello di Verstappen in Bahrain e di Ricciardo in Russia, sempre a causa dei freni surriscaldati.

Le Red Bull sembrano essere quindi fuori dai giochi, almeno in questi primi quattro appuntamenti stagionali, ma si sa, Barcellona è il circuito degli aggiornamenti delle monoposto per eccellenza, e chissà che la Red Bull non possa stupire, diventando il terzo incomodo di questo mondiale, una battaglia esclusiva, per ora, rosso-argento.

 “La spagna è un circuito dove eseguiamo già i test e che quindi conosciamo molto bene; ha un lungo rettilineo, curve non davvero molto veloci, ma ha un sacco di curve lente e medio veloci e ciò lo rende un buon circuito per provare e testare, perché è un buon mix di tanti elementi.” Dan Fallows, capo del dipartimento aerodinamico per la Red Bull, ha dichiarato a Mobil 1 The Grid. “Dai test invernali al GP di Barcellona vediamo già delle prestazioni diverse, cambiamenti dovuti al mutamento delle condizioni climatiche, ma anche monoposto diverse, che apportano già diversi sviluppi a Barcellona. Quindi Barcellona sarà interessante per scoprire quanto è cambiato dai test invernali, quanto è stato sviluppato.”

Gli sviluppi sul fronte PU sono attesi, ma potrebbero non arrivare a Barcellona, con la Renault che vuole prima cercare di risolvere i problemi di affidabilità dopo i problemi accusati da Ricciardo, Sainz e Palmer. Le speranze, a Milton Keynes, sono riposte nel mago dell’aerodinamica per eccellenza, Adrian Newey, che forse si, aveva progettato una buona monoposto, ma probabilmente costruita interamente sulla tecnologia delle sospensioni idrauliche, dichiarate dalla FIA illegali, prima dell’inizio del campionato, dopo una richiesta di chiarimento sul regolamento da parte della Ferrari.

L’anno scorso il GP di Barcellona è stato dominato dalla Red Bull, ma soprattutto da Max Verstappen che, dopo lo switch con Daniil Kvyat dalla Toro Rosso, e dopo l’uscita di entrambe le Mercedes, ha vinto il primo GP in carriera alla prima gara con Red Bull.

Le speranze di ripetere un buon risultato, quest’anno, sono poche, e si vocifera che la scuderia austriaca potrebbe addirittura portare una versione B della monoposto in Canada, ma soprattutto, i buoni risultati sono attesi per cercare di non scontentare troppo due piloti affamati di vittorie e che, alle porte della silly season, potrebbero decidere di volgere il proprio sguardo lontano da Milton Keynes, Ricciardo in particolare (dati gli insistenti rumors, da lui smentiti, su un accordo Ferrari già firmato. Il buon Daniel, però, dice di non aver firmato nessun contratto con la scuderia di Maranello, ma non ha del tutto smentito di aver avuto contatti con la rossa).

La RB13 sembra quindi aver ereditato tutta la sfortuna del numero 13, concretizzando le paure che, alla presentazione, in Red Bull volevano allontanare a tutti i costi.

di Marika Laselva

Video  Dan Fallows Red bull Racing  – Mobil The Grid

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