PERCHE’ NEWSF1.IT NON ANALIZZA I TEST

L’analisi matematica di un evento è possibile in qualsiasi caso; si tratta di elaborare, più o meno approfonditamente, dei dati e trarne poi delle conclusioni; l’ultima parte è giocoforza soggettiva benché chiunque si sforzi di essere imparziale; è nella natura dell’uomo essere di parte e dal momento che un evento viene osservato ne viene cambiata la realtà.

La cosa ideale sarebbe pubblicare solo dei numeri così che il lettore possa farsi un’idea, tuttavia i numeri dei test sono fuorvianti e capita spesso che vengano poi contraddetti dai risultati durante il campionato.

Vorrei fare degli esempi eclatanti che riguardano le ultime 2 stagioni.

Nel 2016 la Ferrari terminò i test a Barcellona (day 4) col miglior tempo staccando la Mercedes di 2 secondi anche se con mescole differenti; siti e giornali la davano già per vincente; da ricordare i titoli: ‘Ferrari chiude con il sorriso‘; ‘Sarà una grande stagione Ferrari’; ‘Il mondiale sarà una lotta a due’ etc. addirittura si parlava di ‘Fulmine Rosso’. Poi si è visto come è andata, Vettel arrivò 4° dietro a Ricciardo nel mondiale mettendo nel carniere 7 podi con 3 secondi posti. La Ferrari in classifica costruttori arrivò 3° a 70 punti dalla Red Bull.

Nel 2017 se vogliamo le cose, a livello mediatico, furono ancora peggiori, al contrario del 2016 in cui si era osannata la prestazione della Rossa nei test, vennero fuori critiche al fulmicotone; quasi tutti la davano a ben 1 secondo dalla Mercedes; vettura nuova ma dal difficile concetto, si vociferava già ai test di Barcellona di una versione ‘B’ a passo lungo che sarebbe arrivata di lì a poco; il tiro a segno mediatico durò un intero mese durante il quale fior di tecnici tirarono fuori tutti i calcoli possibili, tabelle, grafici ed equazioni quasi a livello ‘quantistico’ per dimostrare che non c’era storia; la Ferrari avrebbe preso dei sonori schiaffi non solo alla prima apparizione ma soprattutto durante tutto il campionato; poi sappiamo tutti come è andata.

Certo la Mercedes si è rivelata comunque vincente nel 2017 ma le critiche dall’inizio dei test fino alla prima gara in Australia sono state senza via di scampo. Possibile che questo esercito di ingegneri e opinionisti abbiano tutti sbagliato nel 2017? E se lo hanno fatto, perché? C’è da fidarsi dei test? Noi di newsf1.it non abbiamo mai fatto l’analisi dei test, non certo perché non ne abbiamo voglia, caricare dei dati e fare dei grafici non è certo difficile; complicato è interpretarli ben sapendo che potrebbero essere irreali; ecco il motivo per il quale non ci siamo mai lanciati in articoli fuorvianti su quanto accade nelle fasi pre-campionato; i nostri collaboratori hanno delle opinioni in merito ed anche chi scrive ovviamente; ma da qui a compilare schemi che dovrebbero essere come l’acqua santa ce ne passa. Quanto accaduto in passato dovrebbe essere d’esempio; è studiando il passato che si dovrebbero evitare errori nel futuro.

La sensazione è che da Maranello siano state distribuite ad arte delle informazioni inesatte nel 2017; qualche gola profonda è stata utilizzata proprio allo scopo di non dare punti di riferimento alla stampa e questo sembra sia stato fatto anche in pista nel 2018 nei confronti degli altri team; ovvio che la prova l’avremo solo tra dieci giorni; tuttavia il sospetto rimane immutato.

Poi se il lettore vuole un parere, ascoltare un’idea, allora si parla di ben altro; la sensazione di chi scrive è che la Ferrari sarà invece molto competitiva nell’arco della stagione e probabilmente già in Australia; opinione che nasce dalle sensazioni arrivate vedendo il comportamento della vettura in pista e non certo dalla lettura dei tempi in relazione ai compound utilizzati; poi tutti possono sbagliare…

Marco Asfalto

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