Finalmente una gara con tanto pepe dovuto fondamentalmente alla pigra e indecisa pioggia, che compare poi scompare poi riappare; insomma gli Dei ci hanno messo del loro ‘giocando con gli Uomini come fanno i bambini con le mosche’ e proprio nella Patria di Shakespeare; una riflessione che deve aver fatto anche ‘King-Hamilton-Lear’ nel dopo gara; Vittoria meritata e giustificata da scelte coraggiose, ma quante incognite in questo GP, si poteva stare

sul gradino più alto del Podio o anche nella polvere (bagnata) di una sconfitta non proprio auspicabile per la Rock Star. La Gara fondamentalmente è stata buttata via dalla Williams che ha dominato con Massa in 1° Posizione e Bottas 2° per i giri dal n. 3 fino al n. 18, praticamente più di metà della corsa. Parliamo un attimo della partenza perché ci sono da rilevare un paio di cose, lo scatto lentissimo sia delle Mercedes che delle Ferrari, partite quasi con lo stesso spunto, cosa veramente anomala visto che fino ad oggi sembrava riuscissero a fare molto meglio; possono forse essere delle ‘prove’ per quando non si potrà più utilizzare il sistema automatico di partenza e cioè dal GP del Belgio (SPA) a fine Agosto, decisione presa dallo Strategy Group al fine di mettere alla prova ed evidenziare il Talento dei piloti in un momento che è sempre cruciale nell’ambito di una Gara; fatto sta che le Williams si sono infilate in maniera perentoria riuscendo a mettersi davanti a tutti dimostrando che il ‘bottone magico’ del motore Mercedes è ben attualizzato sulle vetture Inglesi. Altro fattore degno di nota è stata l’incapacità di Bottas di portare un attacco vero a Massa che gli era davanti tant’è che quando alla radio ha comunicato di essere più veloce del compagno di squadra e di volerlo sorpassare, gli è stato dato il ‘permesso’ ma doveva farlo in modo pulito e senza compromettere la gara; in più aveva il DRS eppure non è riuscito a compiere il sorpasso, probabilmente solo questo dispositivo gli permetteva una maggiore velocità, stando così moltissime tornate dietro al più esperto e ‘anziano’ compagno; ecco uno schema dei tempi dei due dal giro 6 al giro 19


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Come si può notare nei giri 7 e 8 Bottas era molto più veloce di Massa e forse in quel frangente poteva portare l’attacco, ma era proprio in quelle tornate che chiedeva alla radio il permesso di farlo perdendo così l’attimo giusto perché in seguito il Brasiliano riusciva a rintuzzare gli attacchi del Finlandese; la media delle tornate prese a confronto è di 1:39.534 per MASSA e 1:39.515 per BOTTAS; c’è da rimarcare quanto sia difficile sorpassare con queste vetture quando si è dietro soprattutto se le prestazioni delle macchine sono simili nonostante il DRS, questo tanto per far capire che la strategia delle Mercedes di adottare una speciale mappatura per le qualifiche, migliore delle altre le quali ovviamente dispongono di qualcosa di simile, che le consente di mettersi davanti e guidare la Gara; infatti le stesse macchine Tedesche nonostante fossero più veloci non riuscivano a sopravanzare le Williams, giusto per dare un’idea andiamo a confrontare i tempi di Hamilton con quelli di Bottas, entrambi con l’aerodinamica disturbata  dalla vettura davanti (Bottas dietro Massa e Hamilton dietro Bottas) prendendo in considerazione i giri dal n. 6 al n. 18


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La media di HAMILTON è stata di 1.39.505 quella di BOTTAS 1.39.525, tempi ovviamente simili a dimostrazione che il Finlandese non riusciva a staccare il Britannico il quale, anzi, aveva bisogno di non rovinare troppo le gomme ed infatti in alcuni frangenti rallentava (giro 12 e 14) appositamente anche perché Rosberg non gli era a ridosso; il sorpasso è stato fatto con un ottimo ‘undercut’ quando il box anticipava la sosta di Hamilton per cambiare le gomme al giro 19 montando Hard Nuove, ricordiamo che tutti i primi 10 della griglia erano partiti con Medium Usate; appena il Britannico entra in pista riesce subito a sfruttare le gomme nuove benché del compound più duro facendo rilevare degli intermedi da record e non solo, al giro 21 (giro intero dopo la ripartenza) piazza un 1:37.274 mentre Massa (che era al comando) entra alla tornata 20 e Bottas alla 21; si concretizza così il Doppio sorpasso ai danni delle Williams incapaci di replicare nel giro buono dopo il rientro in pista, infatti Massa ferma il cronometro sul 1:37.691 (giro 22) e il Finlandese sul 1:37.775 (giro 23) da rilevare una differenza di circa 4 decimi tra Mercedes e le Williams; insomma una vera e propria scelta scellerata quella di non anticipare con almeno uno dei due Piloti di testa la sosta ai Box, così da non farsi cogliere impreparati. Da rimarcare come la Mercedes riesca agevolmente scaldare le gomme perché dotata di un carico aerodinamico straordinario coadiuvato da una Power Unit molto potente che le consente, appunto, di caricare la vettura senza dover per questo limitare troppo i tempi sul giro ed anzi essere sempre la vettura da battere. I tempi di Bottas, proprio perché per molti giri dietro a Massa sono utili per essere paragonati con quelli delle Ferrari che di certo non sono state in grande spolvero a Silverstone nonostante il 3° posto di Vettel; andiamo a dare un’occhiata ai tempi dei tre Piloti, Bottas, Vettel e Raikkonen nel 1° stint con gomme Medium Usate


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E’ evidente quanto Bottas fosse più veloce di entrambe le Ferrari, ricordiamo come la Williams abbia portato molte novità nella gara precedente e soprattutto come è riuscita anche nel 2014 a far evolvere la vettura a livello aerodinamico proprio nel periodo estivo portandosi a ridosso della Mercedes; invece la Ferrari sembra accusare uno stop aerodinamico molto preoccupante ma che oramai sembra essere nel DNA della squadra già da qualche anno, è infatti nel periodo estivo che la mancanza di sviluppi all’altezza degli avversari la porta ad arretrare come prestazioni. Da considerare il 2° stint effettuato con gomme Hard Nuove, andiamo a vedere le prestazioni degli stessi Piloti, ricordiamo però che Raikkonen si è fermato al giro 13 e Vettel al 14, entrambi per cambiare strategia e togliersi dal traffico, quindi prenderemo in considerazione i tempi quando andranno a normalizzarsi in quanto con gomme usurate in modo diverso non abbiamo dei parametri corretti di confronto; quello che è interessante notare è come le Ferrari cominciano a girare su timing simili alla Williams intorno al giro 29 quando Bottas ha solo 9 tornate sulle gomme ed invece Vettel 15 e Kimi 16, il culmine arriverà con i giri veloci di questi Piloti quando Bottas piazza la sua miglior prestazione alla tornata 32 con 1:37.513; Vettel alla 31 con 1:37.707 e Raikkonen sempre alla 31 con 1:37.493; insomma una Rossa con un buon passo su gomme dure alla pari delle Williams che sembrano virtualmente aver raggiunto la Ferrari almeno su piste veloci e con gomme dei compound più duri. Per dare ancor più un’idea di come gli altri si stiano avvicinando alla Rossa affinando sì le Power Unit ma anche l’aerodinamica delle vetture è interessante fare un paragone tra Vettel e Kvyat nel 1° brevissimo stint, le tornate dalla 6 alla 13, in questi giri Kvyat era 7° mentre Vettel prima 9° poi 8°; la media di questi giri è 1:40.224 per il Tedesco ed 1:40.255 per il Russo; mentre Raikkonen (che era davanti a Kvyat) girava su tempi simili; quello che si può dedurre, seppure con una esigua quantità di dati, è che la Red Bull, nonostante i tantissimi problemi di affidabilità (Ricciardo si è ritirato) sta cominciando a farsi ‘sotto’ alla Rossa in maniera preoccupante per la Squadra di Maranello, ricordiamo, a sostegno di quanto diciamo, che in qualifica Vettel è partito 6° con il timing di 1:33.547 e Kvyat 7° con 1:33.636, in pratica 1 solo decimo a dividere le 2 Scuderie, quando, invece, ad inizio stagione il divario era molto più marcato.

Poi la Gara ha preso la piega che tutti conoscete, arriva la pioggia (giro 33), molto leggera e qui Raikkonen, nell’intento forse disperato di cogliere finalmente un successo, decide di fermarsi ai box per mettere gomme da pioggia leggera, le intermedie (giro 38) facendo un vero azzardo che non pagherà in quanto poi la pista si asciuga e le gomme si usurano in maniera importante tanto che gira sul 1:50 mentre gli altri sono tutti intorno dal 1:41 al 1:44 e continuano a girare con le gomme slick; infine perde moltissimo tempo e si deve fermare di nuovo al giro 47 finendo così doppiato. La mossa migliore la fanno Hamilton e Vettel quando entrambi cambiano le gomme alla tornata 43 anticipando tutti, una scelta fatta in piena autonomia dai due Campioni che ha così consentito al Britannico di conservare il 1° posto e vincere, soprattutto perché Rosberg stava girando più veloce nelle tornate dalla 38 alla 42 guadagnando circa 7 sec. ecco la media di quelle tornate ROSBERG 1:44.037, HAMILTON 1:45.545; insomma un vero colpo di genio da parte del Britannico e tantissima astuzia e coraggio, perché entrato in Pit Lane all’ultimo momento riuscendo a spiazzare così il diretto rivale; lo stesso possiamo dire di Sebastian Vettel che grazie alla sosta anticipata beffa le Williams andando a piazzarsi 3° sotto la bandiera a scacchi. Veramente un successo buttato dalla Squadra Inglese la quale con più oculatezza, coraggio e diversificazione delle strategie aveva la potenzialità per cogliere una Vittoria in Casa…

Una nota che riguarda le Gomme, sapete che teniamo sempre sotto la lente d’ingrandimento le prestazioni delle coperture, lo scorso anno con vetture ancora acerbe come le Power Unit del resto, il giro veloce lo stabilii Hamilton alla tornata n. 26 col tempo di 1:37.176 su gomme HARD, mentre quest’anno è sempre il Britannico ad aggiudicarsi il record del GP con il timing di 1:37.093 al giro 29 sempre con le HARD; ora mi chiedo, ma le gomme quest’anno non dovevano essere un pochino più performanti? Ricordate le parole di Hembery ad inizio stagione? Disse che i tempi sul giro si sarebbero abbassati di circa 2-3 secondi, in parte per merito delle gomme ed in parte per merito delle Scuderie per la normale evoluzione delle monoposto. Consideriamo anche che le condizioni meteo tra 2014 e 2015 sono state leggermente diverse; eppure c’è da sottolineare come si sia guadagnato solo 1 DECIMO, sembra impossibile se pensiamo che le vetture stesse progrediscono, di media, di circa 1 decimo a gara durante il Campionato. Sulle gomme di quest’anno ci sarebbe molto da parlare, ma aspettiamo finisca la Stagione per poter giudicare le performance delle PIRELLI nel loro complesso…

Marco Asfalto

 

 

 

 

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