Doppietta ad Abu Dhabi per la Mercedes (qui assolutamente superiore), col “gregario” Bottas davanti all’iridato Hamilton. Ferrari terza con Vettel.
Ma dopodomani sarà già 2018 (svelato anche il nuovo logo F.1), con i test delle nuove mescole Pirelli.

Una gara dall’andamento soporifero (come spesso qui negli Emirati) chiude l’annata 2017 con l’1-2 Mercedes.
Bottas e Hamilton hanno potuto contare qui su una W08 Hybrid EQ Power+ assolutamente superiore alla concorrenza.
Vittoria conquistata ieri in qualifica: infatti, nonostante forse un ritmo superiore, arrivato negli scarichi del finlandese il suo compagno Hamilton si ritrovava impossibilitato a passare.

A favorire il trionfo delle Frecce d’Argento sia le temperature della pista (poco sotto i 30°), che si sposano meglio con le caratteristiche d’utilizzo gomma Mercedes rispetto a Ferrari, sia la conformazione del tracciato, dove le Power Unit anglo-tedesche fanno valere, oltre alla maggior potenza dell’endotermico, anche una maggior efficienza di recupero energia dall’MGU-H collegata al turbo.

Ferrari che dovrà lavorare proprio su questi aspetti se vorrà confermare le sue ambizioni mondiali.
Una mano potrebbero darla i nuovi compound delle gomme Pirelli 2018, in media d’una gradazione di durezza inferiore di uno step rispetto a quelle 2017.
Il “resto del lavoro” invece dovranno farlo i tecnici di Maranello, migliorando la parte ibrida (soprattutto, come detto, MGU-H, visibile nel T2 di Abu Dhabi) e tutta la parte endotermica, sia in termini di potenza e affidabilità (dal prossimo anno solo 3 le unità disponibili per pilota) che, come visto oggi, di consumo.
Infatti abbiamo potuto constatare come la Rossa abbia dovuto  osservare una fase importante di fuel saving (come confermato da Vettel) rispetto alle Mercedes, e la cosa, insieme all’inferiorità con queste condizioni di temperatura nello sfruttamento gomme (con le più dure Red SuperSoft ben ampio rispetto alle UltraSoft Purple), ha condizionato pesantemente la performance odierna della SF70-H.
Basti vedere come, appena liberatosi dalla “tagliola” del dover risparmiare carburante, Vettel abbia avvicinato il giro più veloce in gara di Bottas, fermandosi ad appena un decimo.

Chi invece ha confermato le supposizioni sull’ ”utilizzo strano” d’uno schema sospensioni ai limiti è stata Red Bull, qui ancora una volta lontana dal passo dei migliori (e con Ricciardo ritirato per un problema idraulico). Quelle vittorie in Malesia e Messico fanno ancora pensare…

Ma, come detto, il Circus non si ferma mai.
Da martedì i team saranno di nuovo in pista per testare le nuove Pirelli (due le nuove mescole dell’ “arcobaleno” di 7: la SuperHard “di backup” e la “morbidissima” HyperSoft).
I team potranno pure testare (ma solo se le hanno utilizzate in corsa, come supposto a fine gara dal team principal Mercedes Toto Wolff al riguardo di Ferrari e Red Bull) nuove soluzioni tecniche in chiave 2018.

Ci sarà in pista Robert Kubica al volante della Williams, in un test fondamentale per la sua ambizione d’essere “di nuovo della partita” per il 2018.
E ci saremo, come sempre, anche noi, pronti a ragguagliarvi su tutte le novità tecniche del mondo della massima formula.
Perché chi si ferma… è perduto!

di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)

 

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