Non ci son più aggettivi per descrivere lo strapotere Mercedes in Formula Uno: il duo delle “silberpfeil” rifila al resto della compagnia famiglia”.
E anche stavolta nel Gran Premio di casa a spuntarla è Lewis Hamilton, che con un giro strepitoso ma “furbetto” (esce con quattro ruote aldilà del track limit in curva 7, traendone vantaggio, ma le curve “investigate” dalla Federazione erano la 9, che gli ha “fatto cancellare” il primo crono della Q3, la 15 e la 18) regola autorevolmente il compagno di team Rosberg  infliggendogli più di 3 decimi di distacco. Lewis stabilisce così il record del tracciato (il precedente, che gli apparteneva era del 2013) e si porta a 10 “pole” di distanza nella classifica all-time da Ayrton Senna.
Nelle “qualifiche degli altri” la “pole virtuale” è dell’ “ormai” certezza Max Verstappen, che mette 3 decimi tra la sua Red Bull e quella del compagno-rivale Daniel Ricciardo.
Red Bull che, su una pista non solo di telaio-aerodinamica, ma anche di motore, egemonizza tutta la seconda fila, mettendo in mostra la rinomata capacità del team anglo-austriaco di migliorarsi nel corso della stagione: e col nuovo regolamento 2017, dove la bontà aerodinamica dovrebbe avere un “peso specifico” ancora più importante di quello, già notevole odierno, la monoposto di Newey (Power Unit Renault permettendo…) potrebbe ritornare ad essere il “benchmark” per chiunque voglia concorrere per il successo.
Capacità di sviluppo nell’arco del campionato che, invece, continua ad essere il punto debole della Ferrari: e se sommiamo a ciò i grossi problemi d’affidabilità della trasmissione, che ha costretto Sebastian Vettel a subire una nuova penalizzazione di 5 posizioni in griglia per la sua sostituzione (partirà così 11°), abbiamo un quadro veramente preoccupante per la Scuderia.
Come rimarcato dal pilota tedesco nelle interviste post-qualifiche, alla SF16-H, dopo l’ottima fase di progettazione “invernale”, sta mancando quell’efficacia negli sviluppi che gli sta facendo “perdere il treno” non solo rispetto alla Mercedes, ma anche alla Red Bull.
Manca soprattutto carico aerodinamico e grip meccanico nel lento-guidato (e le recenti modifiche di lieve entità effettuate in questi due ambiti non possono costituire una risposta sufficiente…), oltre a qualche cavallo in più nella “modalità qualifica” (nonostante le buone velocità di punta mostrate dalle Rosse, dovute anche ad un minor carico aero, mancano sempre quei cavalli di “boost”, circa 25-30, che la Mercedes riesce ad esprimere nelle fasi “clou” di Q2 e Q3). E questa carenza del mezzo costringe ad andare “sopra il limite”, oltre che d’affidabilità, anche della guida, con i piloti impegnati in correzioni clamorose (come quella di Vettel durante il “giro buono” in Q3, che poteva valergli il terzo miglior crono) o vittima di errori da “quasi dilettante” (come il testacoda nel giro di lancio, che ha compromesso un treno di gomme Soft, ed il bloccaggio nelle primissime curve, durante il suo primo tentativo in Q3, del neo-confermato Kimi Raikkonen, alla fine 6° in griglia).
Solo la pioggia, prevista al 60% per domani in gara, potrebbe dare una mano alla Scuderia nel districare una matassa che, col prosieguo del campionato, si sta rendendo sempre più “aggrovigliata”…
A completare l’elenco dei primi 10 troviamo, nell’ordine, Bottas 6° (l’altra Williams di Massa, secondo i rumors fuori dal team per il 2017, non è riuscita a qualificarsi per la Q3: partirà 12^, subito dietro alla Ferrari penalizzata di Vettel), Sainz 7°, Hulkenberg 8°, Alonso 9° (ma il suo miglior tempo in Q3, che poteva valergli l’ottava piazza, è stato cancellato per il superamento dei limiti in curva 9) e Perez 10°.
Da rimarcare i buoni progressi (di più come in posizione in griglia, meno per la prestazione “pura”) della McLaren-Honda, che qui ha messo in mostra, oltre ad una P.U. migliorata grazie a 2 gettoni, anche un autotelaio che potrebbe fornire la base di partenza per un incremento prestazionale radicale nel 2017 (Button, invece, ha accusato un problema al fondo piatto che lo ha escluso già in Q1).
Marcus Ericsson, autore con la sua Sauber di un brutto incidente nelle FP3, non ha preso parte alle qualifiche per accertamenti sulle sue condizioni (per fortuna buone) svolte, al pomeriggio, in ospedale.
Domani da tenere d’occhio ci sarà la prima curva e le traiettorie che, dopo il “fattaccio” dell’ultimo giro del Gp d’Austria, terranno i due della Mercedes, che non potranno di certo essere “collidenti”.

Classifica Qualifiche Gran Premio di Gran Bretagna:

1 44 Lewis Hamilton HAM Mercedes 1:30.739 1:29.243 1:29.287 14
2 6 Nico Rosberg ROS Mercedes 1:30.724 1:29.970 1:29.606 14
3 33 Max Verstappen VES Red Bull Racing TAG Heuer 1:31.305 1:30.697 1:30.313 12
4 3 Daniel Ricciardo RIC Red Bull Racing TAG Heuer 1:31.684 1:31.319 1:30.618 12
5 7 Kimi Räikkönen RAI Ferrari 1:31.326 1:31.385 1:30.881 15
6 5 Sebastian Vettel VET Ferrari 1:31.606 1:30.711 1:31.490 17
7 77 Valtteri Bottas BOT Williams Mercedes 1:31.913 1:31.478 1:31.557 12
8 55 Carlos Sainz SAI Toro Rosso Ferrari 1:32.115 1:31.708 1:31.989 15
9 27 Nico Hulkenberg HUL Force India Mercedes 1:32.349 1:31.770 1:32.172 18
10 14 Fernando Alonso ALO McLaren Honda 1:32.281 1:31.740 1:32.343 15
11 11 Sergio Perez PER Force India Mercedes 1:32.336 1:31.875 12
12 19 Felipe Massa MAS Williams Mercedes 1:32.146 1:32.002 10
13 8 Romain Grosjean GRO Haas Ferrari 1:32.283 1:32.050 14
14 21 Esteban Gutierrez GUT Haas Ferrari 1:32.237 1:32.241 14
15 26 Daniil Kvyat KVY Toro Rosso Ferrari 1:32.553 1:32.306 12
16 20 Kevin Magnussen MAG Renault 1:32.729 1:37.060 12
17 22 Jenson Button BUT McLaren Honda 1:32.788 3
18 30 Jolyon Palmer PAL Renault 1:32.905 9
19 88 Rio Haryanto HAR MRT Mercedes 1:33.098 9
20 94 Pascal Wehrlein WEH MRT Mercedes 1:33.151 9
21 12 Felipe Nasr NAS Sauber Ferrari 1:33.544 8

Q1 107% Time: 1:37.074 Note – Sauber’s Marcus Ericsson did not

participate following crash in FP3.

di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)

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