Da indiscrezioni raccolte dalla stampa spagnola, pare che Honda utilizzi per l’unità MGU-h della sua Power Unit dei cuscinetti di rotazione impieganti materiali a base ceramica piuttosto che un sistema di “lubrificazione forzata” analogo a quello degli altri Costruttori impegnati in Formula Uno.

L’ “autarchia tecnica” è uno dei motivi tecnico-organizzativi dell’attuale debacle Honda?
Il voler adottare una linea progettuale con idee peculiari e “non comuni” agli altri “motoristi” della F.1 ha portato la Casa Giapponese “lontano” da ambizioni, se non di successo, quantomeno di lotta per i piazzamenti.
E un altro esempio potrebbe essere quello fornito da alcuni siti spagnoli: l’utilizzo nell’ MGU-h di cuscinetti in luogo di sistemi di lubrificazione forzata ad alta pressione (fondamentale anche per dissipare le alte temperature raggiunte per gli elevati regimi di rotazione del gruppo collegato al turbocompressore.
Su lubrificanti (e carburanti) si sta, infatti, giocando una battaglia fondamentale di questa F.1 “ibrida”: pensiamo al lubrificante PETRONAS Syntium 0117F1 utilizzato da Mercedes nella sua unità termica della Power Unit, e alla corrispettiva “versione dedicata” per la lubrificazione dei gruppi turbina-compressore e MGU-h, la cui tecnologia definita °CoolTech è finalizzata miratamente alla dissipazione del calore.
Il sistema utilizzato da Honda era in uso già dalla scorsa stagione ma, vuoi probabilmente per i regimi d’impiego meno “spinti” di quelli attuali, “obbligati” dalla ricerca affannosa di prestazioni, non aveva dato tutti i problemi verificatisi quest’anno (nel solo appuntamento del Barhain ben 3 defaillance tecniche sono state causate proprio da questa componente).
Castrol, fornitore da quest’anno dei materiali lubrificanti per McLaren-Honda, sarà in grado di fornire tecnologie analoghe all’ “ansimante” PU nipponica?
Ma soprattutto, Honda cambierà la sua “filosofia” portando, in stagione, modifiche concettuali al suo progetto, magari anche grazie a consulenti esterni? (si parla dell’interessamento di Mario Illien, recente “consulente speciale” di Renault per la Power Unit 2015).
Ad infittire ancor più il “mistero” ci si son messi pure i recenti test conclusi ieri in Barhain, con la McLaren che è riuscita a completare il lavoro programmato senza incorrere nei medesimi problemi occorsi solo pochi giorni prima (e con temperature ambientali inferiori rispetto a quelle avute nei test!).
Il team principal Eric Boullier non è riuscito a spiegare questa “improvvisa resurrezione”: di sicuro, nelle prossime settimane, il lavoro a Woking e Sakura (dove vengono approntate le unità propulsive per la McLaren) non mancherà di certo…

di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)

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