Ci sono voluti anni per costruire un Team e dargli l’impronta giusta, quella decisiva per vincere, c’è voluto qualche svarione ben congegnato (il test segreto con Pirelli), grandi Piloti e un regolamento da far adottare a tutti; però alla fine la Mercedes ha portato a casa i 4 titoli Costruttori con merito. Innanzitutto proporre un regolamento che potesse avvantaggiarla è un merito visto che tutti lo hanno accettato, polemiche a tal proposito ce ne sono state ed ancora se ne parla, e chi scrive più volte ha rimarcato la scelta sbagliata degli altri team, ovvero non solo si approvare delle regole ma soprattutto di non porre dei paletti precisi. I Tedeschi hanno fatto tutto quanto si deve fare per essere sicuri di vincere, si possono criticare ma dal canto loro sono stati geniali. Hanno acquisito esperienza e tecnologia ibrida anche da altre produzioni, hanno lavorato a stretto contatto con la Petronas per realizzare il lubrificante perfetto; raffreddare le parti del motore e dare un’iniezione di potenza extra, hanno ingaggiato i tecnici migliori, non ultimo Allison che ha portato conoscenze e segreti della Ferrari. Insomma i loro passi nella F1 sono stati lenti e riflessivi, con un’ottima e quasi perfetta organizzazione e lo sfruttamento anche del più piccolo pertugio del regolamento. E’ questo che fa una squadra se vuole vincere a tutti i costi ed è questo che è stato fatto. Certo anche la Mercedes è incappata in qualche errore, in qualche componente poi vietato, ma è normale, è nella storia stessa della F1; i tecnici le provano tutte, poi se qualcosa non va viene bandito dalla FIA che notoriamente è spesso molto lenta nel prendere decisioni soprattutto perché i suoi tecnici non riescono a stare dietro alle diavolerie che inventano i team e questo è un altro vuoto in cui infilarsi se si vuole essere competitivi. L’aver ingaggiato Hamilton è stata la scelta migliore, vero che nei primi due anni dell’era ibrida forse avrebbe vinto anche un pilota meno talentuoso con tale vettura e soprattutto con i rivali che non hanno azzeccato i progetti; tuttavia la capacità di Hamilton ed anche di Rosberg di trovare gli assetti, di indirizzare le scelte degli ingegneri, ha fatto molte volte la differenza, soprattutto negli ultimi due anni, quando altri Team hanno cercato di lottare con più vigore contro la corazzata Tedesca. Ed è soprattutto nel 2017 che il Britannico ha dato prova delle sue qualità non sbagliando mai una gara, più sicuro di se stesso e quasi implacabile. Nel 2017 la Mercedes sarà ancora la squadra da battere? Forse sì, con Hamilton e un’organizzazione del genere non si potrà certo perdere tutto il Know-how degli ultimi anni; i rivali sono agguerriti e la Ferrari sembra vicina, ma ci aspetta ancora un inverno e lo studio di nuove vetture e nuove conformazioni di Power Unit; l’inventiva dei tecnici Anglo-Tedeschi non è da sottovalutare nonostante le limitazioni sul consumo d’olio che potrebbero togliere la potenza del ‘manettino’, ma visto che sono stati capaci di inventare questo, chissà che non ci riservino altre sorprese. E’ fuori dubbio che anche nel 2017 le frecce d’argento saranno ancora tra i primi e magari vedremo un campionato più combattuto e serrato, forse ancor più della prima parte di questa stagione, c’è più gusto a vincere lottando e questo è il nuovo messaggio portato a tutta la squadra in queste ore, per rinnovare la motivazione e la tenacia dopo i successi raggiunti e magari pensare ad un obiettivo che sembra quasi impossibile, il 5° titolo…

Marco Asfalto

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